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VENERDÌ 19 DICEMBRE 2025 - INTERVISTE

SCHWOCH: “IL NAPOLI STA COSTRUENDO UNA MENTALITÀ VINCENTE. HOJLUND PUÒ DIVENTARE UN GIOCATORE INCREDIBILE”


Le sue parole a Radio Punto Nuovo


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

A Radio Punto Nuovo, nel corso di “Punto Nuovo Sport“, è intervenuto Stefan Schwoch, ex Napoli.

Sul caso Allegri-Oriali:
«Ho sentito cose molto peggiori dire in campo. Spesso l’adrenalina prende il sopravvento e ci si lascia trascinare dall’agonismo. Non mi sorprende affatto, sono situazioni che possono capitare. Allegri è una persona corretta, così come Oriali. A volte si esagera e si dicono anche cose che non si dovrebbero dire, ma da uomo di campo so che sono episodi che nascono e finiscono lì».

Sulla gomitata di Maignan a Politano:
«Questo è un episodio diverso. Da quello che ho visto, ci poteva stare tranquillamente l’espulsione del portiere del Milan. Con il VAR purtroppo manca coerenza: sembra che il regolamento lasci troppe scappatoie. È stato un gesto antisportivo e poteva essere sanzionato».

Sulla corsa Scudetto del Napoli:
«Non cambia nulla. Il Napoli è stato messo in discussione nonostante fosse primo in classifica. Prima di dare giudizi affrettati, bisogna ricordare che ha attraversato un momento di flessione dal quale però si è ripreso benissimo. Lo scudetto non si vince a metà campionato, ma alla fine. Non è scritto da nessuna parte che debba vincerlo, ma sicuramente lotterà fino in fondo. Anche non vincere non è un fallimento: è un percorso che ti aiuta a crescere e ad abituarti a vincere. Il Napoli sta costruendo una mentalità vincente e la capacità di mantenerla nel tempo».

Su Hojlund:
«Rappresenta esattamente quello che il Napoli cercava. Le sue qualità si erano già viste all’Atalanta. A Napoli sta trovando quella continuità che non aveva al Manchester. Ha grande forza fisica, attacca la profondità e apre spazi per i compagni. Gioca per la squadra e, se riuscirà a essere più pulito in alcune giocate, potrà diventare un giocatore incredibile».

Su Lukaku:
«È sempre stato un punto di riferimento, sia per gli allenatori che per i compagni. È fondamentale anche fuori dal campo, perché sa sempre trovare la parola giusta al momento giusto. Lukaku è un riferimento totale per il Napoli e quando un allenatore ha un giocatore così, se lo tiene stretto. Questo vale anche per il gruppo squadra».