A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Raffaele Palladino è figlio di Napoli, ma Napoli l’ha sempre
vissuta soltanto da avversario. A raccontarlo oggi è il Corriere dello Sport,
che ne traccia un profilo particolare, a partire dalle radici: nato a Mugnano,
territorio ormai inglobato nell’area urbana del capoluogo, zona Nord della
città. Il quotidiano descrive Palladino attraverso una geografia
identitaria: "È napoletano ma allo stesso tempo non lo è. Cerchio
esterno. È un napoletano da trasferta. Emigrante, diceva alla fine rassegnato
Massimo Troisi in “Ricomincio da tre” a chiunque non si capacitasse che anche
il napoletano può viaggiare.
Ha giocato al
Genoa, al Parma, persino nell’odiata Juventus con cui vinse due tornei di
Viareggio. Al Napoli ha segnato tre gol in carriera. In Campania, dopo
l’esordio in C1 con il Benevento e la cessione alla Juve, c’è tornato un solo
anno, 2004-2005: alla Salernitana, in Serie B, dove segnò 15 reti suo record
personale. A Salerno, non a caso la città campana che con Napoli ha il peggior
rapporto. E per distacco".
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