A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Difficoltà a tenere i ritmi alti, a resistere ad oltranza, la necessità di rifiatare, con una squadra che si allunga e perde le distanze, non arrivando a contendersi le seconde palle e rimanendo sulle gambe. È questo il problema del Napoli secondo Il Corriere dello Sport che punta il dito su un altro punto spinoso: la fase difensiva difettosa. Era qualcosa che era emerso anche a Bergamo, “non semplicemente un limite strutturale della retroguardia, che le proprie difficoltà le sta amplificando attraverso gli errori dei singoli”. E Juan Jesus adattato a sinistra per sostituire i due infortunati Mario Rui ed Olivera ha peggiorato le cose, “non avendo il palleggio nelle proprie corde”. In più anche Rrahmani e Natan – stanno dando qualche segnale di intermittenza, aggiungiamoci anche Meret e il gioco è fatto. “Più che le coperture preventive, sono evaporate le sicurezze, una padronanza dei movimenti - che però si allenano - e una “autorità” che Koulibaly prima e Kim poi garantivano quasi a prescindere. Mazzarri è arrivato immediatamente dopo la sconfitta con l’Empoli, ha potuto allenare per cinque giorni appena otto calciatori, si è ritrovato l’organico al completo venerdì scorso, una seduta e via, verso Bergamo; un’altra e poi in viaggio, direzione Madrid. C’è lavoro da fare, pensando all’Inter che ha Lautaro, ma adesso c’è un po’ di tempo per intervenire”, conclude il quotidiano.
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