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GIOVEDÌ 25 MAGGIO 2023 - INTERVISTE

GRAVA A KISS KISS: “GAETANO UN PO’ ALLA JULIANO, UN PO’ ALLA HAMSIK: NASCE TREQUARTISTA MA DI RUOLI PUÒ FARNE TANTI”


Il responsabile del settore giovanile del Napoli è intervenuto a  Radio Goal


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Nel corso dell’intervista realizzata con Gianluca Gaetano, è intervenuto telefonicamente a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli anche Gianluca Grava, ex capitano ed attuale responsabile del settore giovanile del Calcio Napoli.

Quando parliamo di Gaetano, parliamo di un ragazzo in primis tifoso del Napoli insieme alla sua famiglia e vincere lo scudetto nella squadra della sua città, di cui sei tifoso e sentire il boato del Maradona al tuo gol penso che non ci sia cosa più bella. È un sogno che il ragazzo aveva da bambino e credo che in questo momento lo abbia realizzato.

Un gol all’Inter, al Maradona, da campione d’Italia: è un sogno che si realizza insomma.

Assolutamente sì! Possiamo definire il tutto con una sola parola: felicità. Penso non ci sia altra parola più giusta per un ragazzo tifoso del Napoli, di Napoli che realizza un sogno e che mette una ciliegina sulla torta con un suo gol all’Inter.

E un gol di pregevole fattura: tu che lo conosci da sempre, ha grandi margini di crescita?  Eravate ammirati dalle sue giocate?

Di gol come quello di domenica contro l’Inter ne ha fatti tanti al settore. Eravamo un po’ abituati e siamo stati fortunati ad ammirarlo quando giocava con noi da ragazzino. Ogni punizione per lui era un rigore!

Il talento a Gianluca Gaetano non manca. Potrebbe essere l’erede del grande Totonno Juliano come ha detto un nostro ascoltatore? Nel ruolo ha qualcosa di Juliano?

Credo di sì. È un paragone  anche se noi in passato lo vedevamo un po’ alla Marek Hamsik, da mezzala come spesso si è trovato a lavorare nonostante abbia poi giocato tante partite più avanti. Potrebbe fare più ruoli. Nasce come trequartista, poi in un calcio moderno dove le mezze ali hanno qualità, alla fine si è trovato ad abbassarsi là. Credo che rispetto ai tempi del settore giovanile, quando ti incantava e ti faceva vincere le partite, oggi sia un giocatore che ha livelli alti. La stima e le parole che Spalletti gli ha rivolto gli devono far capire l’importanza di un giocatore che ha trovato poco spazio ma anche questo gli è servito. Ha imparato infatti da giocatori più esperti, ha imparato a saper soffrire. E credo sia stata la scelta giusta quella di rimanere, al di là del coronamento del sogno con la vittoria dello scudetto, una cosa stupenda!

Aggiungerei da parte nostra, del settore, oltre Gaetano, abbiamo Zerbin, Marfella, Idasiak, che, pur trovando poco spazio, hanno fatto parte della rosa campione d’Italia. Una gran soddisfazione per noi del settore giovanile, noi che abbiamo visto crescere Gaetano da piccolino e qualcun altro in età più grande. Resta comunque una grande soddisfazione anche per noi che lavoriamo in questo settore.

E voi lavorate oltre che con professionalità anche con il cuore.

Questo può essere di traino a tanti ragazzi. Il sognare sembra così lontano, poi magari salti su un treno che ti fa ritrovare lontano come Gianluca e tanti altri a vincere uno scudetto. E così si rimane nella storia. Qualche giovane magari non se ne rende ancora conto… noi che abbiamo un’età un po’ più avanzata sappiamo cosa significa vincerlo soprattutto a Napoli!