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GIOVEDÌ 14 OTTOBRE 2021 - INTERVISTE

RRAHMANI  A RADIO KKN: “LO STILE DI JURIC UNICO, AGGRESSIVO A TUTTO CAMPO: DOVREMO SCENDERE IN CAMPO CON LA TESTA GIUSTA”


In 35mila al Maradona, finalmente! Senza tifosi non  ha senso questo sport


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Amir Rrahmani è stato l'ospite telefonico al salottino radiofonico odierno di Radio Kiss Kiss Napoli per Radio Goal. 

Grande orgoglio per te la fascia del Kosovo.  Sì sono molto felice, la  fascia del Kosovo è un gran privilegio, c’è un intero popolo dietro di me, che guarda tutte le partite. Una gran cosa per me.

È la tua seconda stagione a Napoli, come stai? È solo l’inizio, abbiam giocato solo poche partite ma abbiamo fatto bene tutti insieme noi della squadra. Mi  son trovato bene, stiamo andando veramente bene… speriamo di continuare  così, quando una squadra va bene non è l’individuo è di tutti il merito.

Il segreto qual è siete tutti dell’anno scorso, e com’è lavorare con Spalletti? È merito suo, c’ è la sua mano che ci rende più uniti dell’anno scorso. È il suo lavoro e noi lo seguiamo tutti  insieme nn è che le cose van separate, cè un mister da seguire ed essere uniti.

Molto unita anche la difesa, è la migliore del campionato: si lavora molto bene con Spalletti? Sì, ma torniamo al discorso di prima, non è solo la difesa, è tutta la squadra!

Innegabile però che i numeri della difesa siano bellissimi! Sì, anche se siamo ancora all’inizio, speriamo di continuare così, anche se sarà difficile perché il campionato è troppo, troppo lungo.

Campionato lungo ma anche bello. Sì, speriamo che finisca così…

Speriamo il Napoli finisca primo. Sarebbe stupendo, un miracolo!

Hai segnato due dei 18 gol su due schemi su palla inattiva: schemi provati più volte? In campo non lo abbiamo provato perché il mister lo ha detto dopo aver visto la partita del Dortmund, ci ha detto che non era uno schema difficile da attuare,  l’abbiamo visto la mattina in video a Firenze e l’abbiamo provato direttamente nel pomeriggio.

Hai un bellissimo rapporto con i compagni, siete un gruppo molto unito. È vero, grazie! È quello il segreto!

È quello il segreto di questa squadra? Sì, siamo molto uniti.

Poi c’è un ‘comandante’, il Sig. Kalidou Koulibaly: quant’è bello giocare al fianco di un gigante come lui? È un uomo bravissimo, un giocatore forte che ha dato tanto nei suoi anni qui a Napoli e davvero è un privilegio giocare con lui!

È difficile dopo 15 giorni di sosta tornare al campionato? No, sappiamo benissimo tutti che ci aspetta un’altra partita, sappiamo con chi giochiamo. Tutti i giocatori sono pronti, quando finisce la partita delle Nazionali, a concentrarsi sull’altra partita, sanno che c’è un’altra partita che li aspetta. Per noi calciatori, quello che passa non conta più, perché c’è sempre il presente e il futuro. Il calcio è così: presente e futuro e quel che è passato non puoi più cambiarlo.

Arriva il Torino di Juric che tu conosci bene perché lo hai avuto come allenatore. È difficile giocare contro le squadre di Juric? Sì, è vero! Ha uno stile unico di gioco, sono aggressivi, giocano tutti in uno contro uno per tutto il campo, sarà una partita difficile ma dobbiamo entrare con la testa giusta come sempre.

Al  Maradona ci saranno circa 35mila tifosi: quanto è bello ritrovare i tifosi? L’anno scorso i tifosi non erano presenti per colpa del Covid e adesso ecco il vero Napoli, ecco il vero sport. Senza i tifosi non ha senso questo sport!

Spalletti ti chiede qualcosa del modo di giocare di Juric? Per adesso non ne abbiamo parlato, sono tornato ieri sera. Penso che il Mister sappia meglio di me come giocano loro… lui e il suo staff analizzano bene tutte le squadre… tutto è importante in campo.

Le palle inattive sono un altro segreto di questo Napoli? Sì,  è una cosa molto positiva perché ci sono tante partite difficili da sbloccare e se arrivano queste palle inattive è una cosa in più perché non sempre puoi fare gol su azione e sappiamo che un 35-40% dei gol  può arrivare da palle inattive.

Quindi è un’arma molto importante. Davvero molto importante.

7 gare in 22 giorni, 5 in campionato, 2 in Europa League: a proposito di Europa, avete il dente avvelenato per la gara persa in casa contro lo Spartak? Sono partite in cui succede di tutto, il nostro è dare il massimo in campo, dopo non puoi cambiarlo, puoi evitare qualcosa ma quando succedono delle cose a volte non puoi evitarle.

Com’è vivere a Napoli da calciatore con il Napoli primo in classifica? C’è più entusiasmo o in qualche modo si sente la pressione? I tifosi sono troppo appassionati ma sappiamo che facilmente possono cambiare le cose ed è per quello che non siamo troppo entusiasti: è troppo presto e sappiamo che ci aspetta un campionato lungo e difficile.

È difficile anche in allenamento marcare Osimhen? Sì! È un giocatore straforte! Dico una cosa banale ma quelle palle a 50 metri le prende lui!

Arriva prima? Sì ci arriva sempre prima lui! Anche se ce l’hai tu, pensi di averla ma non ce l’hai. È un calciatore molto veloce, molto forte.

Cosa vi chiede Spalletti prima di una partita? Vi vediamo più tranquilli rispetto all’anno scorso. Tutte le partite le prepariamo con dei video ed è normale che ci indichi come dobbiamo attaccare o difendere, dipende dalle squadre avversarie, dai loro punti deboli. Proviamo a sfruttare i loro punti deboli.