A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Il 6-2 incassato dal Napoli contro il PSV resta una ferita
profonda e difficilmente giustificabile. Come riporta La Gazzetta dello
Sport, l’unica attenuante per gli azzurri sono le numerose assenze che
hanno stravolto l’ossatura della squadra. In avanti mancavano sia il lungodegente Lukaku che Hojlund,
l’uomo che aveva garantito concretezza con 4 gol in 6 partite tra campionato e
Champions prima dell’infortunio con la Danimarca. A centrocampo, la brutta
prova di Gilmour ha messo in luce, una volta di più, quanto Lobotka sia
insostituibile come cervello del gioco. In difesa, poi, l’assenza di Rrahmani si è fatta sentire
come non mai: gli svarioni di Buongiorno e Beukema hanno confermato quanto il
kosovaro sia il vero pilastro del reparto arretrato.
Lukaku (o Hojlund), Lobotka e Rrahmani formano l’asse
centrale del Napoli, e la loro contemporanea assenza ha inevitabilmente pesato.
Ma, al netto delle defezioni, un 6-2 resta un passivo pesantissimo che non può
essere spiegato solo con gli infortuni. Serve una reazione immediata,
soprattutto sul piano mentale.
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