A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Bruno Giordano, ex calciatore azzurro, ha parlato della prossima stagione ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. «Stavolta il Napoli sta avanti all’Inter, a differenza della
vigilia di dodici mesi fa. Ma se vinci lo scudetto, anche di un solo punto, sei
stato più bravo e dunque hai già stravolto le gerarchie». Conte? «Siamo al cospetto di un allenatore che è garanzia assoluta,
non lo dico io ma ciò che ha appena fatto. Chi ha già lavorato con lui, conosce
metodi ed esigenze. E chi lo sta scoprendo adesso, imparerà in fretta». De Bruyne? «In una squadra che si è rinforzata ovunque, sia in campo
sia in panchina, la presenza di un fuoriclasse del genere può diventare
decisiva. De Bruyne è il calcio, è l’autorevolezza, è il talento che diventa un
fattore». Che cosa manca al Napoli? «Sono innamorato di Ndoye da quando lo vidi giocare con
l’Under 21 della Svizzera. Penso che con lui la squadra sarebbe stata completa.
Ma capisco che dinnanzi a certe valutazioni bisogna darsi una linea. E
comunque, questo Napoli ha sempre una qualità tecnica altissima. Ci sono i
reduci del terzo scudetto, sono stati aggiunti McTominay, Gilmour, Lukaku e
Neres, poi i colpi delle ultime settimane, e Lang tra questi. Dovessi decidere
per un innesto, cercherei un vice Di Lorenzo: con tante partite da affrontare,
penso sia una esigenza». La griglia di partenza? «Napoli e Inter in prima fila, però con gli azzurri in pole.
Dietro sarà un bel vedere, fino al 31 agosto si può intervenire e dunque
ribaltare giudizi. Ma vado sul sicuro con il Milan, che ha un Allegri in più, e
con la Juventus. E poi sono curiosissimo di vedere la Lazio di Sarri
praticamente immutata, la Roma di Gasperini che entrerà in un calcio diverso,
il Bologna di Italiano, l’Atalanta senza Retegui e il Gasp e chissà se con
Lookman, ma pure il Como di Fabregas, che ha dimostrato di avere voglia di
innovare. Ci avviamo a vivere una stagione in cui non ci sarà negato il
divertimento».
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