A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Alla vigilia del big match contro il Napoli, Luciano
Spalletti ha analizzato il momento della Juventus e le insidie della sfida
che lo attende al Maradona. Spalletti, quanto pesano le tre vittorie consecutive con
cui arrivate alla partita? «La maglia della Juventus è tessuta per vincere. Non viviamo un periodo
bellissimo, ma arriviamo con più fiducia. In allenamento stiamo acchiappando
cose nuove, ed è fondamentale: mi dà fiducia». Quanto è importante la gara di domani? «Ci sono partite che valgono tre punti e poi svaniscono, e altre che rimangono
per sempre. Questa potrà dire tanto, quindi le dedicheremo tanto». Sarà una prova di maturità? «Sì, si può dire così. Sappiamo la difficoltà della partita: affrontiamo i Campioni
d’Italia. Ma dobbiamo confrontarci con la nostra ambizione di fare passi in
avanti». Non ha mai affrontato Conte da avversario… «Ci siamo incontrati molte volte, anche a Coverciano. È un top allenatore,
lo ha dimostrato. Come persona non lo conosco, quindi non posso giudicare». La Juventus può avvicinarsi al suo Napoli del passato? «Mi rifaccio alle parole di John Elkann: tutti parlano della storia della Juve,
ma nessuno sa quale sarà. Essere qui dà la possibilità di riportare la squadra
dove i tifosi sperano. Ma servono passaggi fondamentali, soprattutto la qualità
dei giocatori. Il percorso va diluito nel tempo». Che momento è per Jonathan David? «Non conta cosa si dice, ma il ritmo che vuoi andare ad acchiappare. È un
ragazzo intelligente, bravo, con una fisicità forte. Sento in lui la voglia di
dimostrare di che pasta è fatto: è la reazione giusta». Yildiz può giocare da centravanti? «Preferisco dare la formazione ai giocatori, perché posso fare brutta figura
(sorride). Mi prendo tutto il tempo: in partite così bisogna pensarci bene.
Però, sì, mi sembra di saperla».
Lei sente particolarmente questa sfida? «Con il Napoli ci siamo resi felici a vicenda per due anni. Lo scudetto è stata
un’emozione tremenda. Le belle storie hanno un potere: rimangono immortali.
Ho vissuto emozioni importanti con Inter, Roma e Napoli, oggi sono loro
avversario ma porto con me tutte le persone belle di quelle esperienze.
Favorita? Non lo so: non ragiono così. A loro manca qualcosa a centrocampo, a
noi da tempo in difesa. Bisogna andare a vincere la partita: loro hanno certezze,
noi le cerchiamo».
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