A cura di: Redazione
Fonte: fcinternews
L'allenatore dell'Inter Cristian Chivu
è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Napoli. Queste le sue parole. Le insidie che può portare il Napoli. "C'entra poco quello che è accaduto, ciò che conta è che si sfideranno la
squadra campione d'Italia e vice campione d'Italia. Sono convinto che le
ambizioni sono altissime da entrambe le parti, sarà una partita combattuta.
Tutte e due le squadre vorranno dire la loro, con voglia di portare a casa il
risultato". Che risposte deve dare una partita del genere? "Non possiamo fare paragoni con l'anno scorso, ma bisogna anche vedere
cosa è successo: una squadra ha vinto lo scudetto, l'altra no. Domani saremo
all'ottava giornata, è ancora presto. Le ambizioni e la rivalità ci sono perché
il Napoli è una realtà importante del calcio italiano e non solo, ha vinto due
scudetti negli ultimi tre anni. Quindi è una partita dove due squadre vorranno
imporsi e dire la loro ambizione". Hai concesso due giorni di riposo alla squadra dopo
Bruxelles. "Devo giustificare il giorno di riposo? A me sembra normale, il miglior
allenamento per una squadra è il riposo. Veniamo da un periodo dove molti di
loro non sono mai stati a casa per via delle Nazionali. Siamo rientrati alle 5
di mattina da Roma, siamo stati tre giorni in Belgio, mi sembrava giusto dare
il minimo riposo per stare con le famiglie. A volte bisogna staccare, non
bisogna sempre pensare sempre alle solite cose. Mi fido della loro
professionalità, della loro responsabilità. Si gioca tanto, è difficile fare
allenamenti per preparare la partita. I doms arrivano a più di 48
ore". E' una partita che indirizza un campionato? (si sentono
delle urla) "Il giorno di riposo non ha fatto tanto bene (ride, ndr). E' una
partita importante, non dobbiamo negare la realtà e l'evidenza. Sono punti
importanti, si determina il cammino di una stagione. Ma è presto per dire
qualsiasi cosa, sia noi che il Napoli abbiamo due sconfitte. Solo il Milan ha
solo un ko, ma ha qualche pareggio. Si va avanti, è l'ottava giornata e bisogna
capire l'importanza di questa partita. Si gioca tanto ma non ci si gioca tutto.
Bisogna avere la passione giusta, non sarà una partita, in un ambiente a noi
non favorevole. Dovremo essere preparati dal punto di vista mentale e fisico a
fare una grande prestazione". Vede qualche differenza tra la preparazione di una gara
top da allenatore e giocatore? "La mia esperienza mi ha insegnato che tutte le partite bisogna trattarle
allo stesso modo, solo così riesci a dare continuità agli obiettivi. Non puoi
permetterti il lusso di considerarti superiore a qualcun altro a priori,
se hai questo approccio non vinci trofei. Se fai così, arrivano le sfide top e
non sai come fare. Cerchiamo sempre di essere la nostra miglior versione. Io ho
vissuto gruppi in cui era più difficile l'allenamento della partita, è la
verità. Questo non vuol dire che noi non preparavamo la partita nella maniera giusta.
Una vittoria non è mai scontata, bisogna meritarsela. Bisogna sapere gestire i
famosi momenti".
Lautaro con Bonny o con Esposito? Cosa cambia per il
Toro? "Per me non cambia niente, sono solo numeri. Qualcuno pensa che Bonny sia
più simile a Thuram, mentre Pio è Pio e non è simile a nessuno. Ho 4 attaccanti
compatibili, il loro rendimento non cambia se li mischio. Sono generosi,
mettono il gruppo davanti a tutto. Non esistono coppie migliori, hanno
dimostrato in questo avvio di stagione che sanno stare insieme e non si pestano
i piedi".
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