A cura di: Redazione
Fonte: Calciomercato.it
Martin Petras, membro dell'entourage di Marek Hamsik, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale Calciomercato.it. Ecco le sue parole:
"Napoli-Barcellona è stata una bella partita. Nella prima mezz’ora il Napoli è stato un po’ in difficoltà, non riusciva a prendere le distanze. Poi se l’è giocata alla pari. Ho parlato anche con Lobokta e Calzona…Il Napoli ha aggiustato le cose nell’intervallo e la squadra è cresciuta mentalmente. Addirittura nel finale ha schiacciato il Barcellona. E’ stata bella, i ragazzi l’hanno ripresa, stavano sotto. Però c’è tanto da fare. Io Calzona lo conosco perché è ct della Slovacchia, è maniacale, vuole avere avere ordine in campo e tatticamente vuole stare stretto e corto. Ed è questo che vorrà ai ragazzi, me l’ha detto anche Lobotka”.
Ha parlato con Lobokta, le chiedo com’è l’umore dello spogliatoio?
“L’umore dello spogliatoio è buono. Quando arrivi alla sfida contro il Barcellona dopo aver vinto all’ultimo contro il Verona, la sconfitta a Milano, il pareggio contro il Genoa…nessuno si aspettava qualcosa di positivo. Poi cambi allenatore, hai solo due giorni…Lobotka poi lo conosce dalla Nazionale, molti della rosa lo conoscono da viceallenatore, però come primo allenatore lo conosce solo Stan. E quindi mi ha detto ‘sai, sono tante nuove informazioni per tutti, cerca di trasmettere tutte le cose, ma ci vuole tempo’. L’abbiamo visto anche in Slovacchia nelle prime partite, la squadra sta crescendo passo dopo passo. In Nazionale però è diverso. Sono convinto che il Napoli crescerà”.
Come hanno accolto gli slovacchi la scelta del ct di allenare anche un club, a pochi mesi dall’Europeo, e accettare il doppio incarico?
“Ci sono sia quelli contrari, sia quelli a favore. I primi sono certamente pochi, sono invidiosi. Se arriva un’opportunità così, come puoi dire di no…Prima quando non c’erano risultati con la Slovacchia, tutti criticavano il mister accusandolo di essere stato sempre il vice di qualcuno. Ora che va a fare il primo a Napoli, dicono tutti “Ma come mai lo lasciamo andare?”. E magari sono gli stessi che lo criticavano all’epoca. Il calcio è così, le persone poi si ricredono. Sono riuscito a parlare anche con la Federcalcio. Non erano assai contenti inizialmente. Il presidente Ján Kovácik, una gran persona, va ringraziato. E’ un onore anche per Kovácik, ho parlato con lui, il merito è suo. In primis ha creduto in Calzona quando non era ancora nessuno”.
Calzona è diventato ct della Slovacchia anche grazie al lavoro da mediatore di Hamsik, che già lo conosceva?
“No, Hamsik ha solo dato un consiglio al presidente. Ma non è facile prendere un mister per la Nazionale solo per un consiglio. Kovácik ha parlato un paio di volte con Calzona e poi ha creduto in lui. Senza di Kovácik non si sarebbe smosso nulla. Se ci fossero state le qualificazioni, sarebbe stato più complicato. Però ora ci sono solo due amichevoli per la Slovacchia, certo sono importanti, ma che io sappia il mister era ormai troppo avanti nella preparazione. Ha già studiato e visto mille volte le squadre da affrontare all’Europeo. Ha uno staff fantastico che lavora notte e giorno. Sicuramente in questo periodo ce la farà a fare tutto, però alla lunga è più complicato”.
Capitolo Hamsik: questo matrimonio con il Napoli, si farà?
"Un giorno si farà (ride ndr). Hamsik ieri è stato con il presidente De Laurentiis al pranzo UEFA prima della partita contro il Barcellona e da quello che ho percepito gli è piaciuto. Poi De Laurentiis spinge, ma va dato tempo a Marek. Sa lui cosa fare. Poi sicuramente un giorno tornerà".
Hamsik allena nella sua Academy?
"Lui in Slovacchia allena l’under 15 dell’Academy dove gioca anche suo figlio. E da quando ha smesso si dedica a questo progetto. Poi ha anche altri due figli piccoli, dopo aver smesso da sei mesi, andare via di casa non è facile. Ci vuole tempo, ma un giorno ritornerà. Magari con suo figlio che giocherà per il Napoli".
Le faccio un ultima domanda, dato che ha parlato con Calzona: ma il mister ha dormito in queste notti?
“Non ha dormito. Da domenica sono stati giorni di fuoco, ha dormito pochissimo, però l’ho visto soddisfatto. Francesco Calzona è una grande persona e questo viene prima dell’allenatore. Poi come allenatore è bravissimo, il lavoro ripaga sempre. Sono contento che sia soddisfatto, perché se lo merita”.
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