A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
A Radio Punto Nuovo, nel corso di “Punto Nuovo Sport“,
è intervenuto Gyorgy Garics, ex Napoli. “Supercoppa in Arabia? Purtroppo oggi il
calcio è comandato dalla televisione e da chi mette i soldi. Non è giusto,
secondo me, privare due squadre che hanno guadagnato tutto sul campo della
possibilità di giocarsi una coppa in casa. Devono fare una partita in più per
ottenere qualcosa che, di fatto, sarebbe già loro. Capisco che chi paga
comanda, ma se si parla tanto di rilanciare il calcio italiano, allora il Made
in Italy va fatto in Italia. Bisognerebbe attirare qui la gente, far venire i
tifosi stranieri nel nostro Paese a vedere una partita del genere, non
costringere i tifosi italiani a fare viaggi lunghi e dispendiosi. Finale Napoli-Bologna? Sono contentissimo
sia per il Bologna che per il Napoli. Ho fatto parte di entrambe le società,
quindi per me sarà comunque un pezzo di storia da vivere, anche davanti alla
televisione. È una gara secca, si gioca per un titolo, quindi sarà una partita
particolare. Non credo che peseranno troppo né la sconfitta del Napoli a
Bologna in campionato né le partite più recenti. In una finale conta solo
quello che succede in quei novanta minuti. Il Bologna può continuare a sognare
e aggiungere un titolo che manca da tanti anni. Il Napoli, invece, dopo un
ottimo avvio e qualche intoppo, può dare un segnale forte. Vincere un trofeo ti
dà fiducia anche per il campionato. Si stanno giocando tantissime partite e un
pizzico di stanchezza può esserci per entrambe. Per questo è difficile fare
pronostici. Di sicuro sono due squadre in forma, che cercano di giocare un bel
calcio”. Di Lorenzo e Politano? Di Lorenzo braccetto
e Politano quinto è un’evoluzione del calcio moderno. Oggi ai giocatori vengono
richieste cose diverse rispetto al passato. Politano ha più attitudine
offensiva, mentre Di Lorenzo dà equilibrio e copertura. Politano si sacrifica
anche in fase difensiva, quindi è un mix che può portare risultati importanti.
Se questo assetto funziona, io non lo toccherei”. Lavoro di Conte? Conte sa benissimo quello
che fa. Vede i giocatori tutti i giorni, conosce le loro caratteristiche. Se
ottieni risultati, perché cambiare? Quando un allenatore riesce a entrare nella
testa dei giocatori, poi arrivano anche i risultati.
Spinazzola? Spinazzola è stato una sorpresa
positiva. Dopo l’infortunio c’era qualche dubbio, invece ha dato un segnale
importante. Avere entrambe le fasce che funzionano è fondamentale, e al Napoli
per fortuna non manca questa soluzione”.
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