A cura di: Redazione
Fonte: Gazzetta dello Sport
Roberto Donadoni, doppio ex di Milan e Napoli, ha parlato della sfida di stasera a La Gazzetta dello Sport. Ecco i passaggi più significativi raccolti da Napolicalcionews: Donadoni, si aspettava che alla decima giornata il Napoli
avrebbe sfidato il Milan con quattro punti di vantaggio sull’Inter seconda? «Dopo una stagione complicata come la scorsa, era lecito
attendersi una reazione. Soprattutto dopo l’arrivo in panchina di Conte. Il
Napoli fatica a esprimere un calcio fluido, ma è davanti anche a formazioni che
erano considerate super favorite. Se gli azzurri ottengono certi risultati pur
non giocando bene, quando cresceranno per le altre sarà ancora più difficile
affrontarli». Fonseca nel lavoro indietro rispetto a Conte. «Per vari motivi i rossoneri non hanno trovato la loro
dimensione. Pensavo che il successo nel derby li avrebbe rilanciati e invece…
Mi permetta però di aggiungere una cosa». Prego. «La mano di Conte nel Napoli è evidente perché ha trasmesso
convinzione e compattezza al gruppo, ma anche Fonseca ha fatto scelte
coraggiose. Contro l’Udinese per esempio aveva tanti assenti, ma ha messo in
panchina Leao e per mezzora il Milan ha dominato. Prima di difendersi con il
cuore. Il gruppo è con lui». Che partita si aspetta stasera? «Intensa, bella ed equilibrata. Dirà molto sul futuro delle
due squadre». Il Napoli è reduce da cinque vittorie di fila. «Le ultime due affermazioni per 1-0 contro l’Empoli e il
Lecce sono state sofferte. Ha avuto anche un pizzico di fortuna, ma non sono
risultati casuali: il Napoli è sicuro e sente di essere forte. Ora dovrà
confermarsi contro le grandi che troverà nelle prossime settimane». Gli azzurri sono i favoriti per lo scudetto? «Sono primi, ma non vedo una squadra capace di scavare un
gap importante, di andare in fuga. L’Inter per me resta ancora avvantaggiata: è
più collaudata e ha cambiato di meno rispetto alle altre».
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