A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
Il Betis lavora alla trattativa di Youssouf Sabaly dopo l’approdo di Emerson al Barcellona. Uno dei focus pricipali dell’operazione si concentrerà sulle visite mediche alle quali sarà sottoposto il calciatore. Ed è la storia recente a spiegare il perché: il Napoli aveva già praticamente acquistato il giocatore nell’estate del 2018 per 15 milioni di euro, ma alla fine l’operazione saltò perché lo stesso non superò le visite mediche, così come confermato dal club azzurro. Sabaly restò a Bordeaux mettendo a segno, forse, la sua stagione migliore in Ligue 1, finendo con una operazione al ginocchio sinistro nel 2019 prima di tornare a guadagnare continuità con i Girondini.
Il contratto di Sabaly scade in questa estate e per questo motivo il Betis si è concentrato su di lui. Antonio Cordon, ds del Betis, è cosciente della necessità di controllare le spese nei trasferimenti e al momento mette in atto movimenti a costo zero. L’opzione Sabaly è sul tavolo, con tante pretendenti che lo seguono e con visite mediche dall’esito positivo come punto di partenza ad un suo eventuale arrivo.
L’ingaggio di Sabaly convince la direzione sportiva del Betis per la sua polivalenza e la sua capacità di essere regolare in attacco e difesa. È un ambidestro e può giocare su entrambe le corsie difensive, qualcosa che si rivede nelle sue ultime stagioni con i girondini di Bordeaux. Il club francese pagò il suo cartellino quattro milioni di euro nel 2017 per prelevarlo dal PSG e da allora il suo protagonismo è stato variabile, soprattutto per quella stagione irregolare che è stata la 2019-2020 nella quale ha attraversato molto problemi fisici, disputando solo 14 partite.
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