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VENERDÌ 6 GIUGNO 2025 - INTERVISTE

VIDEO – MERTENS CITTADINO ONORARIO DI NAPOLI: "QUESTA CITTÀ MI HA INSEGNATO A VIVERE"


Le parole del calciatore belga


 
     
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A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it

In un clima di emozione e gratitudine, Dries Mertens ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli. Un momento speciale per il calciatore belga, che ha voluto condividere i suoi pensieri più intimi sul legame con la città, la squadra e il futuro. Ecco le sue parole raccolte da Napolicalcionews.

"Quando sono arrivato a Napoli, mi sono subito sentito in un posto speciale. Giocavo in un club che amavo, ma soprattutto mi sono ritrovato in una città che mi ha fatto crescere, non solo come calciatore, ma anche come uomo. Oggi mi sento parte di questa comunità. Sono diventato uno di voi. Ricevere questo riconoscimento è un onore vero”, ha dichiarato con orgoglio".

Reduce da un periodo straordinario, con la vittoria dello scudetto del Napoli e del campionato turco con il Galatasaray, Mertens racconta:
Sono state settimane incredibili, vissute tra Napoli e Istanbul. Ma la verità è che casa, per me, è sempre Napoli. Abbiamo mantenuto la nostra abitazione qui, e ogni volta che torno riscopro quei piaceri unici: il mare, la barca, il buon cibo... tutto ciò che rende questa città speciale”.

Sul suo futuro nel mondo del calcio resta cauto, ma lascia aperta una porta:
Non ho ancora preso decisioni. Voglio concedermi un po’ di tempo per staccare la testa. Ma mai dire mai… Tornare al Napoli in un nuovo ruolo sarebbe bellissimo”.

Il legame con la città è profondo, quasi viscerale:
Napoli ci ha dato tutto: il carattere, la gioia di vivere, un figlio. Che altro potrei volere?”.

Parlando proprio della famiglia, Mertens rivela:
Sto pensando anche al ritiro. Forse la mia seconda figlia nascerà qui, come è successo con Ciro. Quando lui è nato vivevamo a Palazzo Donn’Anna: un periodo magico. Rivivere quei momenti oggi sarebbe meraviglioso”.

E su Ciro, il piccolo di casa, non ha dubbi:
Che squadra tifa? Ma che domanda! Ha un affetto anche per il Galatasaray, ma quel pantaloncino del Napoli non se lo toglie mai”.

Con un sorriso racconta anche del suo rapporto con la lingua napoletana:
Cerco di non dire troppe parolacce… però ‘bella ’mbriana’ è la mia parola preferita, è bellissima”.

Il trionfo scudetto del Napoli è stato vissuto da lontano, ma con il cuore vicino:
La prima chiamata è stata per Tommaso Starace. Mi ha fatto una videochiamata e grazie a lui ho vissuto la festa. Tommy è lo spirito del Napoli, l’unico ad aver vissuto da dentro quattro scudetti. Una persona speciale, sempre col sorriso. Siamo stati in barca di recente e ha parlato per ore di Maradona… Emozioni che non dimenticherò”.

Quando si parla di vacanze, Mertens è chiaro:
Tutti mi chiedono se vado a Ibiza. Io rispondo: ‘No, vado a Ischia, a Capri, resto a Napoli’. Per me la bellezza è tutta qui”.

Parlando di Osimhen, mostra grande rispetto:
È un grandissimo. Non so i dettagli dei suoi problemi, ma sono felice abbia giocato a Napoli. Ha portato lo scudetto. Ora spero che lui e il club trovino il modo giusto per salutarsi, se sarà il momento”.

Tra i suoi ricordi più belli, ce n’è uno che racchiude tutto:
La prima cosa che ho fatto tornando a casa è stata bere un caffè in terrazzo. Guardare Napoli da lì… è un orgoglio essere il miglior marcatore della storia di questo club”.

Sulle prospettive future, non chiude la porta a un ritorno:
L’idea di lavorare un giorno per il Napoli mi affascina. In nove anni abbiamo costruito qualcosa di importante. I frutti si sono visti anche dopo. Il futuro può riservare ancora tanto per questa società”.

E su Kevin De Bruyne, suo compagno di nazionale e accostato al Napoli, commenta con prudenza:
Preferisco non entrare in certe dinamiche, ma da tifoso… sarei felice”.

Infine, un pensiero che riassume tutto il suo percorso:
Abbiamo chiamato nostro figlio Ciro perché Napoli ci ha insegnato a vivere. Siamo arrivati qui da ragazzi e questa città ci ha fatto crescere, ci ha fatto capire che si può essere felici anche con poco. Dopo i primi anni ho trovato spazio, ho fatto tanti gol e la gente mi ha accolto con amore. È stato un cammino bellissimo. E lo porterò per sempre nel cuore”.