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MERCOLEDÌ 14 MAGGIO 2025 - INTERVISTE

TAGLIALATELA RICORDA LA RETROCESSIONE DEL '98: "QUELLA SQUADRA SI SAREBBE POTUTA SALVARE"


L'ex azzurro è tornato su quella cocente annata


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

Pino Tagliatela, ex portiere del Napoli, ha concesso un'intervista al quotidiano Il Mattino parlando della cocente retrocessione del 1998.

«La retrocessione del 98 rappresentò l'amaro e inevitabile epilogo di anni di sofferenza. Tornai nel 93 a Napoli, dov'ero calcisticamente cresciuto, per giocare nella squadra di Lippi. A causa della crisi societaria erano cominciate le cessioni di calciatori importanti: in quell'estate Crippa e Zola si trasferirono proprio a Parma. Si andava avanti con i prestiti che club ricchi mettevano a disposizione del Napoli. Con Lippi centrammo la qualificazione Uefa ma in una stagione in cui per nove mesi non ci erano stati pagati gli stipendi. E i problemi aumentavano.

Ricordo un pomeriggio nel ritiro del Ciocco, luglio del 95: il dirigente Carlo Iuliano portò una bottiglia di champagne per festeggiare l'iscrizione al campionato... Ecco, ciò che accadde nel campionato 97-98 fu la conseguenza di tutto questo. Io ero tifoso pazzo del Napoli, mai pensato, neanche per un momento, di andare via e si comprenderà quanto profonda sia stata quella ferita. Eppure, quella squadra si sarebbe tranquillamente potuta salvare».

Negli anni 90 la crisi post Maradona, sfociata in quella retrocessione e subito dopo nel fallimento. Adesso un club solido.
«De Laurnetiis è un personaggio che può piacere o meno ma i risultati gli danno ragione. Mi riferisco a quelli della squadra e anche della società. Tifare per un club di questo livello è motivo di orgoglio. Il Napoli non ha debiti, può spendere serenamente sul mercato e fare investimenti di spessore, come l'ingaggio di Conte. E questo grazie alla sapienza di un grande imprenditore. Il Napoli si trova alla pari di quei club che lo avevano surclassato da un punto di vista economico. Adesso è tra i migliori. Anzi, il migliore»..

Preoccupato per gli ultimi 180 minuti?
«La preoccupazione la vedo in giro. Certo, le ultime due avversarie, Parma e Cagliari, devono ancora salvarsi. Ma il Napoli il Napoli, primo in classifica nonostante i problemi che ha dovuto affrontare. E Conte è un allenatore che può esprimere la sua forza in questi contesti e fare la differenza. Bisogna guardare alle due gare con fiducia».