"L’incontro a tre si farà e quello che trapela è che si «farà a stretto giro»". A scriverlo è Il Mattino in edicola quest'oggi. Il quotidiano ha realizzato un focus sul tema stadio.
"Quando il sindaco Gaetano Manfredi, l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella e il patron Aurelio De Laurentiis si siederanno allo stesso tavolo si saprà se davvero c’è la possibilità di costruire lo stadio a Bagnoli, nel Parco urbano grande 120 ettari", si legge.
"Gaetano Manfredi è Commissario di governo per Bagnoli ha poteri straordinari in grado di derogare a molte regole ordinarie e su diverse materie, mentre Invitalia è titolare dei suoli di Bagnoli fino a quando non sarà finita la bonifica poi torneranno nelle proprietà del Comune. Bagnoli - non va mai dimenticato - è un Sin, che significa Sito di interesse nazionale: è lo Stato che mette soldi. In questo contesto Aurelio De Laurentiis ha calato la sua intenzione di costruire lo stadio nel sito ex Italsider.
Avendo cioè contezza del quadro normativo e avendo sotto il cuscino la nuova legge che semplifica le procedure amministrative per l’ammodernamento e la costruzione di nuovi stadi. Su quel tavolo il patron chiarirà cosa vuole fare e molto dipenderà dalla credibilità della fattibilità economica del progetto e del piano di gestione dello stesso. Perché a Bagnoli come per il Maradona si lavora su suoli pubblici e non si possono creare cattedrali nel deserto o strutture che poi non si autofinanziano perché su questo punto il Governo è stato chiarissimo: non ci saranno soldi pubblici per la costruzione degli impianti nemmeno in funzione di Euro 2032. La sostanza è che devono coincidere le volontà politiche e la fattibilità tecnica ed economica. E quando si incontrano pubblico e privato non è mai scontato che ciò accada", aggiunge il quotidiano.