A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Lunga intervista del Corriere dello Sport a David Neres. L'attaccante brasiliano ha parlato della finale di Supercoppa in programma questa sera contro il Bologna: «Penso di essere un po' emozionato e anche molto
concentrato. Giocare per vincere un trofeo è bello, è molto speciale. Una
finale è una partita diversa dalle altre. E conta solo vincere». «Il concetto vincente è sempre il collettivo: quando si
gioca da squadra e tutto funziona è più facile per i singoli emergere. Le
vittorie sono il merito del buon lavoro del gruppo e io credo che tutto il
Napoli, giocatori e allenatore, stiano lavorando bene», ha aggiunto. La sconfitta di Bologna? «Quella sconfitta ci colpì duramente. Abbiamo sofferto, è
stato davvero difficile digerirla. Per fortuna arrivò la sosta: in quelle due
settimane abbiamo avuto tanto tempo per allenarci e per riflettere sui nostri
errori e sulle cose giuste. Poi siamo tornati in campo con una mentalità e un
modo di giocare nuovi: è andato tutto bene. Soprattutto perché poi ne abbiamo
vinte cinque di fila: se non vinci, nulla cambia sul serio. E invece, quelle
vittorie ci hanno restituito fiducia e ci hanno rilanciato. E ora ci godiamo la
finale». Stasera sarà la rivincita? «Non abbiamo dimenticato, ma questa è una partita
completamente diversa. È una finale e abbiamo un pensiero fisso: rispetto
moltissimo il Bologna, ma siamo qui per vincere». Lukaku? «Romelu è quello che mi ha dato più fiducia, più sicurezza
da quando sono arrivato al Napoli. Parliamo tanto: ha sempre cercato di tirarmi
su e mi ha sempre ricordato quanto sono forte. L'ho apprezzato molto e mi è
venuto spontaneo correre da lui. Manca come gli altri giocatori incredibili che sono
infortunati». Nazionale? «In Brasile abbiamo tanti grandi giocatori. Io cerco di fare
del mio meglio per il mio club. Mondiale? Sì. Come dico sempre: se fai bene con la tua squadra, il
resto viene naturale». Vincere la Supercoppa? «Giocheremo per i tifosi che sono fantastici, per i compagni
infortunati, per le nostre famiglie, per tutti. Ma soprattutto per noi stessi
che siamo in campo e lavoriamo molto duramente ogni giorno. Ce lo meritiamo». La qualificazione gli ottavi di
Champions? «È difficile, ma non è impossibile. Ora, però, siamo
concentrati solo sul Bologna. Nella mia mente c'è solo il Bologna».
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