A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Forti tensioni nello spogliatoio del Belgio: Lukaku ha dovuto separare fisicamente De Bruyne, Hazard e Vertonghen, così come informa Actu Foot. Alle 13 di quest'oggi c’è stata una conferenza stampa alla quale hanno presenziato proprio il capitano Eden Hazard e il portiere Thibaut Courtois, forse, come scrive L’Avenir, per cercare di smorzare un po’ i toni dopo lo spiacevole accaduto. Il portale belga sottolinea come questo si sia innestato su screzi di fondo esistenti da tempo tra De Bruyne e Courtois che da alcuni anni non si rivolgono più la parola per ragioni personali.
Ecco quanto dichiarato da Hazard in conferenza stampa.
È uno dei momenti più difficili della mia vita in Nazionale e ci sono da 14 anni. La gente si aspetta molto da noi, è normale dato il nostro passato. E dobbiamo dimostrare che il Belgio è una grande squadra. A noi tutti importa poco di quel che si dice in conferenza.
Individualmente eravamo più forti avanti. Lì abbiamo fatto male. E tutto proviene dalla mancanza di fiducia. Non c’era la fiducia per fare l’ultimo dribbling o l’ultimo passaggio. Ecco cosa dobbiamo ritrovare.
È incomprensibile quello che è successo domenica scorsa: abbiamo un po’ minimizzato le indicazioni del mister e volevamo andare troppo veloci. E questo non si capisce perché abbiamo giocatori con più di 100 presenze in Nazionale. E ci siamo arresi troppo presto.
Visto quello che ci siamo detti in riunione, vedrete 11 guerrieri giovedì prossimo… anzi, no, non 11, 26 guerrieri, perché anche quelli che stanno in panchina che ci daranno una mano. Adesso dobbiamo solo pensare a vincere giovedì. E lo possiamo fare tutti insieme, come squadra.
Dopo Hazard è la volta di Courtois
Io non penso che ci siano problemi in squadra. Nessuno è contento quando si perde specialmente quando si vince dalla prima partita. giovedì sarà difficile ma sappiamo quello che ci aspetta. In campo daremo tutto.
Alla domanda sulla Spagna di Luis Enrique, probabile avversaria agli ottavi: "Siamo concentrati unicamente su giovedì”.
Sono stato il primo a rientrare negli spogliatoi. Ero deluso. Roberto Martinez ha parlato un po’. Ci sono troppe bugie che sono uscite dallo spogliatoio. Situazioni che non esistono.
Dobbiamo restare positivi e non farci prendere dallo scoramento.
Non è vero che siamo un gruppo di vecchi. E neanche troppo ‘gentili’ ho visto che sono stati criticato per non aver stretto la mano ai marocchini dopo la gara. Le ho viste dopo quando ho parlato alla stampa. Ero arrabbiato con me stesso, non mi piace perdere. E spero, anzi, sono sicuro che tutti ha questo spirito. Tutti vogliamo vincere la prossima partita e qualificarci agli ottavi.
Dobbiamo essere tutti motivati per giovedì, il futuro ce lo scegliamo noi, tutti. Non sappiamo quello che ci riserva l’avvenire, ogni volta può essere l’ultima gara in Nazionale. Nessuno ha detto che si trattava del nostro ultimo Mondiale. L’esempio dell’Italia ne è una prova: loro non ci sono e nessuno, durante l’Europeo avrebbe pensato una cosa del genere.
Non è un problema di età. Al Real Madrid abbiamo Benzema e Modric. Troppo facile tirare in ballo questa scusa.
Non ho sentito che ci fossero problemi in squadra ma è comunque un bene fare delle riunioni. Ognuno può dire la sua. E se sei onesto è più facile battersi per i propri compagni in campo. L’onestà non è che prima ci mancasse, solo che la sconfitta, giustamente, crea frustrazione.
Il punto è che si prende come verità tutto quello che esce dalla stampa. Non sono i giocatori che fanno uscire le cose. Il grande errore è che la gente prende questo come delle verità. Invece sono bugie. Non abbiamo bisogno di trovare chi le ha fatte uscire. Ma se lo prendo allora è il suo ultimo giorno in Nazionale.
Sarà una gara complicata. Roberto Martinez costruisce i suoi piani tattici e se li applichiamo allora funzionerà.
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