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MARTEDÌ 26 LUGLIO 2022 - INTERVISTE

MARIO RUI A KISS KISS: “SARÀ UN NAPOLI COMPETITIVO, PUNTIAMO A MIGLIORARE IL TERZO POSTO; CI DANNO PER SPACCIATI? MEGLIO!”


Litigio Osimhen-Anguissa, tutto risolto in pochissimi minuti: Spalletti ci motiva  e completa sul piano dell’aggressività


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Mario Rui è stato l’ospite del salottino azzurro di oggi a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli .

Che ritiro state vivendo?

Rispetto agli anni precedenti qualcosa è cambiato, anche a livello di clima: il caldo si sta facendo sentire molto di più e c’è più fatica. In termini di preparazione, però, si sta cercando di dar continuità soprattutto a quel che si vuol fare con la palla, lavori atletici e di forza.

Il 4 3 3 potrebbe tornare, con Lozano, Politano e Kvaratskhelia ha caratteristiche diverse da quello di Sarri?

Dipende anche da come si interpreta la partita, rispetto ai calciatori da te nominati, Insigne e Callejon che fan parte della storia del Napoli e con questi colori hanno fatto belle cose. Adesso ci sono altri che avranno tanta fame e cercheranno di fare anche loro la loro storia per il Napoli e vorranno sicuramente far bene.

Mi  dai una tua prima impressione di Kvaratskhelia? È bravo?

Sì! Secondo me è molto bravo, ci vorrà sicuramente il tempo d’adattamento come capita a tutti ma il giocatore riesci a vederlo già dai semplici passaggi e palleggi. Ci sarà di grande aiuto e fortunatamente lo abbiamo noi in squadra.

E Osimhen?

Qualcosa già si conosceva di Osimhen perché lo avevo già visto nell’anno precedente durante la Champions, già sue molte qualità si vedevano. L’abbiamo scoperto più da vicino quando lo abbiamo avuto tra noi: ha fatto vedere, dimostra le sue qualità, ma ancora non ha espresso tutto il suo talento.

Che impressione ti ha fatto Mathias Olivera?

Mathias è un giocatore che stiamo scoprendo adesso, lavorandoci vicino si comincia a conoscerlo meglio. Già l’anno scorso, nel campionato spagnolo, si vedeva il Getafe e le qualità di Mathias, purtroppo le prime settimane di ritiro ha avuto un problemino e solo adesso si sta allenando con continuità con tutta la squadra. Si vede che è un calciatore importante e sicuramente ci darà una mano importantissima.

Avere uno bravo nel tuo ruolo sarà uno stimolo in più.

Non c’entra solo il fatto di avere uno che ti può prendere il posto o no. La mentalità dev’essere quella di migliorarci ogni giorno. Alla fine – è una frase un po’ fatta – sei tu l’avversario di te stesso: devi combattere contro di te per cercare di migliorare.

Quanto è gratificante sapere che i tifosi ti chiamano ‘il Maestro’ e Spalletti – che ti stima moltissimo - ti chiama ‘il Professore’?

Naturalmente mi fa molto piacere che i tifosi mi dimostrino quest’affetto: non mi sono mai abbattuto quando c’erano tutte le critiche perché ci saranno sempre e fanno parte del calcio. Non mi esalto più di tanto quando ci sono tutti questi complimenti, cerco di andare sempre per la mia strada e, come ho detto prima, migliorarmi sempre.

Sono andati via grandi calciatori, compagni di squadra e leader: i tifosi hanno indicato in te, Giovanni Di Lorenzo e Juan Jesus i nuovi leader. Anche dall’interno è così?

Vero è che abbiamo perso giocatori molto importanti anche a livello caratteriale ma non dimentichiamo di avere altri personaggi importanti in squadra. Magari si sente che parla meno ma anche Anguissa è uno di questi calciatori importanti, dalla grande personalità. Rispetto agli anni precedenti, dove c’erano personaggi più importanti, cercheremo di affidarci più al gruppo e tutti insieme di aiutarci a vicenda perché così si potranno fare delle belle cose.

Ostigard è arrivato e Kim è in arrivo: non c’è più Koulibaly ma Kim è fortissimo. La percezione dal di dentro è che il nuovo arrivato dia completezza al vostro reparto difensivo? Sarà un Napoli competitivo?

Io sono sicuro di questo. Il nostro obiettivo è di migliorare la scorsa stagione, il Napoli sarà competitivo, lo dimostreremo e cercheremo di dimostrarlo già in queste amichevoli. I nuovi acquisti e quelli che verranno? Penso che sarà un Napoli molto competitivo. Mi piace anche che la gente ci dia un po’ per spacciati rispetto agli anni precedenti.

Perché dà più stimoli?

Certo! Questo dà più stimolo a tutti noi, alla squadra, allo staff tecnico per fare ancor meglio e magari di cercare di zittire tante persone che non credono più in noi.

Mario, c’è grande stima per te perché tu sei uno che non si risparmia mai.

Ripeto che fa molto piacere questo affetto dei tifosi però vorrei dire che il nostro capitano è Giovanni e penso sia stata la scelta più giusta per tutti noi. Come  ha detto anche il mister, se andiamo a vedere tutti i tasselli di una persona giusta per fare il capitano alla grande ecco Giovanni, per come gioca, per come si allena, è un esempio per tutti noi da seguire. Abbiamo il capitano giusto anche quest’anno.

‘Migliorarci rispetto all’anno scorso’: è una frase che ha già detto Juan Jesus e Osimhen. L’anno scorso siete arrivati terzi: volete alzare l’asticella e cercare di salire - due gradini sarebbe fantastico – ma almeno un gradino in più anche nelle competizioni europee?

La cosa importante è che 4 calciatori diversi abbiamo detto tutti la stessa cosa: c’è un’unione anche in questo. Bisogna ovviamente cercare di migliorarsi: se l’anno scorso siamo finiti terzi, cercheremo di migliorare la classifica dell’anno scorso. Quest’anno avremo anche la Champions e cercheremo di fare delle belle cose in Champions: migliorarsi sempre, far meglio dell’anno scorso.

Anche il presidente Corsi è molto orgoglioso di te e del fatto che tu giocherai la Champions.

Empoli è stata la mia prima vera casa in Italia, Corsi è stato il mio primo presidente. Sono stati i primi a credere in me e mi hanno fatto crescere come calciatore e come persona. Empoli, la gente, chi ci lavorava, tutti quelli con i quali ho potuto condividere quel tempo, rimarranno sempre nel mio cuore. Ogni volta che mi ricordo casa mia, ricordo Empoli.  La mia prima figlia è nata ad Empoli, lì è partita la mia vera vita da calciatore, il presidente dell’Empoli lo ringrazierò a vita perché ha cambiato la vita mia e della mia famiglia. Anche nelle gare di Champions, ci sarà sempre una parte di Empoli: con Di Lorenzo, Zielinski.

Il litigio Osimhen-Anguissa: in quanto tempo è stato chiarito, 10 minuti?

Neanche! È bastato finisse l’allenamento e già tutto era finito. Infatti sono cose che possono capitare in allenamento. Ogni tanto abbiamo anche bisogno di quello per alzare un po’ l’asticella, l’attenzione, l’aggressività. Ogni tanto ci vuole anche quello che aiuta molto la squadra a crescere. A me personalmente piace anche quando l’allenamento va in quella direzione perché riesci a vedere che ognuno dei compagni tira fuori qualcosa in più. Vuol dire che in quell’allenamento hai raggiunto un altro livello: è una cosa positiva.  Osimhen ha mostrato la sua voglia e lui ha giustamente detto: era la mia squadra e ho protestato per la mia squadra. Poi dobbiamo anche stare più attenti in certe cose: ci sono certe persone a vedere… ma posso dire che non è successo proprio niente perché appena fischiata la fine della partita d’allenamento è finito tutto.

Spalletti e il suo staff vi stanno facendo spingere forte ultimamente: è una giusta impressione?

Si sta lavorando anche un po’ di più rispetto all’aggressività perché quanto a qualità individuale e tecnica la squadra è tra le più forti in cui abbia mai giocato, però secondo il mister, giustamente, qualcosa manca sul piano dell’aggressività ed ecco che ci stiamo allenando anche sotto questo aspetto, per diventare più completi possibile.

So quanto tieni al Napoli e quanto il Napoli tiene a te. Napoli ti ama.

Grazie a voi, apro e chiudo parentesi: è vero che la mia prima figlia è nata ad Empoli, ma l’ultima è nata a Napoli, quindi le parole che ho detto per Empoli le ho  anche per Napoli.

A Napoli stai benissimo.

Naturalmente, non me ne vado!