A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla
giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pantaleo Corvino, responsabile area
tecnica del Lecce: “Sono molto amareggiato per la gara di ieri. Giocare
contro i campioni d’Italia, concedere poco, riuscire a fare una prestazione
importante e non raccogliere niente porta amarezza. Però, la crescita di un
club avviene anche attraverso questi momenti. Quando giochi con i campioni
d’Italia e tieni testa al Napoli facendo una prestazione e senza raccogliere
nulla ti lascia amarezza e sono qui ad esternare il mio stato d'animo. Poi è
chiaro che come club dobbiamo crescere: abbiamo un obiettivo, dobbiamo saper
soffrire. Noi siamo una delle squadre più giovani del campionato e quando hai i
giovani, questi possono fare errori, sbagliare un calcio di rigore è umano,
anche i campioni sbagliano e anche questo è stato un momento di crescita per il
ragazzo e per il club. Camarda ha chiesto di battere il rigore, si è preso una
grande responsabilità e quando un giocatore chiede di farlo dimostra grande
personalità. Camarda rientra nei rigoristi e il mister ha accolto il suo
invito. Può succedere di sbagliare un rigore e pregiudicare il risultato, ma fa
parte della crescita. Oltre ad avere tanti giocatori nati dopo il 2000, mi
piace menzionare un dicembre 2004, Tiago, il difensore centrale che sono certo
diventerà un pezzo pregiato del calcio internazionale. Il Napoli è in
linea con tutti i suoi obiettivi e lotterà fino alla fine. Le difficoltà
saranno maggiori rispetto alla scorsa stagione perché nonostante la rosa
allargata, quest’anno c’è la Champions che toglie energia e risorse. Ma, Milan
a parte, anche le altre contendenti saranno impegnate in Europa. Conosco Conte
da quando era giovanissimo, conosco il suo operato da calciatore e da
allenatore. Da calciatore lo volevo tesserare, doveva essere il suo primo
tesseramento e anche dopo aver smesso di giocare aveva firmato con il Lecce
l’ultimo contratto da calciatore. Poi, una serie di situazioni hanno fatto sì che
tutto ciò non si avverasse, ma da allenatore è bravo ad esaltare tutte le
squadre che allena migliorando il gruppo ed i singoli. Conte è straordinario
nel suo lavoro. A Lecce soffriranno tutti per vincere, non solo il Napoli
perché siamo una squadra che attraverso le mura amiche mette in campo le
proprie armi mettendo in difficoltà chiunque. Il Napoli ha vinto di misura
dimostrando di essere una buona squadra. Lotta salvezza? Quando entri
nell’arena guardi sempre chi sono gli avversari, ma devo dire che ogni anno
diventa sempre più complicato trovare le squadre che devono lottare per
salvarsi perché i fondi la fanno da padrona nel nostro campionato. Verona,
Pisa, Como, il Venezia lo scorso anno, ma anche il Genoa, sono tutte figlie di
fondi, poi ci sono le proprietà straricche come Sassuolo e Cremonese. Oggi
credo che me la giocherò con il morto! Non trovo squadre che praticano lo
stesso metodo di lavoro che facciamo noi: arrivare alla fine dell'anno senza
debiti e farlo trovando risorse tecniche e strutturali, creando un centro
sportivo. Quest’anno non ho trovato squadre che possano giocarsela con noi per
la salvezza, ci sforziamo a dare il massimo in campo e fuori e provare a fare
un altro miracolo. Siamo in linea con il nostro obiettivo, ma so che quest’anno
sarà difficile perché i fondi e le proprietà straricche hanno fatto più di noi.
Il Lecce ed il Napoli rappresentano il sud e speriamo di esserci anche il
prossimo anno".
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