A cura di: Redazione
Fonte: Radio Punto Nuovo
Nel corso di “Punto Nuovo Sport”, trasmissione
in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Gianni Improta, ex
allenatore. Supercoppa in Arabia «La Supercoppa in Arabia rappresenta purtroppo il vero neo di questa
competizione. Anche il format a quattro squadre non mi convince: un trofeo del
genere dovrebbe disputarsi nel Paese di appartenenza delle squadre coinvolte.
Ma è chiaro che ormai tutto ruota attorno al denaro. Personalmente trovo questa
scelta abominevole. I vertici di Uefa e Fifa dovrebbero guardarsi allo specchio
e fare un serio esame di coscienza». Il confronto Conte-Allegri «Conte e Allegri sono due allenatori molto simili, sia dal punto di vista
tattico sia nella gestione del gruppo. Entrambi hanno vinto tantissimo e
rappresentano due tecnici di altissimo livello, con caratteri affini. Allegri
appare forse più morbido, mentre Conte non lascia nulla al caso e pretende
sempre il massimo dai suoi giocatori. Sarà una sfida affascinante: meritano
grande rispetto per quanto hanno fatto finora. Sono sempre competitivi e sul
pezzo, hanno dato tanto al calcio italiano e Conte ha dimostrato il suo valore
anche all’estero. Sarà una partita durissima, vinca il migliore. Questo match
dirà molto sul futuro delle due squadre». Analisi della partita «Il lavoro sugli esterni sarà determinante. Ci saranno spunti interessanti
in quelle zone del campo, anche se entrambe le squadre sono molto attente a non
scoprirsi. Molto dipenderà da ciò che accadrà in mezzo al campo: se il gioco si
svilupperà sulle fasce, centralmente potrebbero aprirsi degli spazi. E lì entra
in gioco un calciatore come McTominay, che se lasciato libero può diventare
molto pericoloso: potrebbe rappresentare il tallone d’Achille del Milan. Allo
stesso tempo anche il Napoli dovrà fare attenzione, perché un giocatore come
Pulisic, con i suoi inserimenti centrali, può creare grossi problemi».
Chi sceglierebbe del Milan «Se dovessi prendere due giocatori dal Milan, sceglierei Maignan e Pulisic.
In particolare l’americano mi piace moltissimo per l’imprevedibilità che riesce
a dare alla manovra: attacca gli spazi, si inserisce bene e si fa trovare
pronto in zona gol. Con la sua velocità può mettere in difficoltà qualsiasi
difesa».
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