A cura di: Redazione
Fonte: Radio Punto Nuovo
A Radio Punto Nuovo, nel corso di “Punto Nuovo Sport”, è
intervenuto Gennaro Iezzo, ex portiere. La sconfitta di Lisbona? “Ho visto un Napoli
stanco, un Napoli che ha pagato il prezzo delle assenze. Quando sei costretto a
giocare per settimane con 12-13 uomini, alla lunga qualcosa lo paghi, e
purtroppo in Champions il Napoli sta soffrendo proprio questo. Ieri non era il
solito Napoli: mancava intensità, quella che invece avevamo visto nelle ultime
cinque gare. Era una squadra aggressiva, capace di recuperare palla alta e far
male agli avversari, come successo in campionato e anche contro il Qarabag al
Maradona. Ieri, invece, la squadra di Mourinho arrivava sempre prima sul
pallone, era più reattiva e ha portato a casa la vittoria”. Su Milinkovic-Savic: “Si è ritrovato immerso
nella difficoltà generale della squadra. Non credo si debba mettere la croce
addosso a lui per una prestazione negativa che è stata collettiva. Sul primo
gol poteva fare poco, sul secondo qualcosa in più si poteva fare, ma va detto
che sullo 0-0 aveva già compiuto un paio di interventi importanti. Non è stato
brillante nella costruzione, come ci aveva abituati nelle ultime settimane, ma
dare a lui la responsabilità della sconfitta – così come in passato si è spesso
fatto con Meret – non è corretto. Il Napoli ha perso da squadra stanca e,
soprattutto, confusa: non era né carne né pesce. Se sei stanco, abbassi il
baricentro, eviti rischi in costruzione. Invece ieri il Napoli è rimasto in una
terra di mezzo che non ti permette di fare risultato. La stanchezza si è vista
tutta“. Sul percorso europeo: “Ora la Champions andrà
momentaneamente in stand-by: ci sarà tempo prima di rigiocarla. Il Napoli deve
rituffarsi nel campionato e poi nella Supercoppa. Saranno settimane
impegnative, e la speranza è recuperare qualche uomo: Elmas è adattato in
quella posizione, McTominay pure, perché rende meglio più avanti. Bisogna
trovare alternative per far respirare chi ha tirato la carretta. Senza
dimenticare che in panchina ci sono Spinazzola, Politano e altri giocatori che
possono dare una mano“.
Vergara titolare? “Io lo spero. Serve
coraggio: i grandi club come Barcellona e Real Madrid lanciano ragazzi anche
più giovani, non vedo perché non si possa farlo con Vergara. Nei pochi minuti
che ha giocato ha mostrato qualità, ma se non gli dai due o tre partite di fila
non potrai mai capire se può diventare un valore per il futuro. Udine potrebbe
essere la partita ideale per schierarlo dal primo minuto. I colpi li ha, lo
abbiamo visto tutti: ora serve solo la volontà di metterlo dentro“.
|