A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Il portale Diario Olé ha riportato altre dichiarazioni rese da Christian Eriksen nella sua intervista alla TV danese. L’ex giocatore dell’Inter ha raccontato i momenti che hanno preceduto il suo svenimento e quelli immediatamente successivi il suo risveglio.
"Mi ricordo che la palla è passata sopra di me. Ho sentito di averla toccata con la gamba e all’istante ho avvertito un crampo al polpaccio. Poi subito dopo sono caduto. Ero completamente in black out. Quando mi sono risvegliato è stato un risveglio molto diverso. Non lo sentivo come da un sogno: direttamente non avevo nessun ricordo di quei minuti. Dovevo lottare con la mia respirazione, potei aprire gli occhi e ricevetti la richiesta di muovermi. I medici mi domandarono quanti anni avessi, gli dissi 30, poi rettificai immediatamente e aggiunsi che ne avevo 29. Lì avevo ripreso conoscenza”.
Desiderio del nazionale danese è puntare al Mondiale in Qatar a fine anno.
Credo che sia stato l’amore per il calcio. Se riesco a vedere me stesso senza calcio quando so che i medici dicono che sto bene? Allora niente dentro di me mi dice che non devo giocare.
Allo stesso tempo il suo procuratore Martin Schoots ha dichiarato al Daily Mail: "Christian ha effettuato tutti i controlli proprio prima di Natale ed i risultati sono stati talmente buoni che speriamo nella sua partecipazione ad un allenamento di gruppo con una squadra per gennaio”.
"Non è che io volessi che la gente mi inviasse fiori perché sono stato morto per 5 minuti. Però è stato molto speciale. È stato piacevole e mi ha aiutato avere tanti begli auguri che mi sono arrivati in questo periodo. Ancora oggi ci sono persone che continuano a scrivermi”.
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