A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Antonio Conte ha commentato ai microfoni di Sky Sport
il 2-0 del Napoli sul Qarabag, una vittoria che ridà ossigeno agli azzurri e
arriva nel giorno del quinto anniversario della scomparsa di Diego Armando
Maradona. Una notte dal valore simbolico. “Era una serata speciale per Napoli e per tutti i napoletani. Maradona
rappresenta qualcosa di difficile da spiegare se non vivi qui. Ci tenevamo a
onorare questo giorno, che è anche triste. C’era una buona energia, che abbiamo
preso e dato”.
Conte respinge l’idea di una squadra in crisi profonda: “Il Napoli non era morto. È questione di continuare a lavorare e dare sempre
tutto. Stiamo affrontando un momento complicato per le tante assenze: in
panchina avevamo sette giocatori, tra cui due portieri e due ragazzi come
Ambrosino e Vergara. Periodo durissimo, ma i calciatori stanno rispondendo. Il
Qarabag aveva risultati importanti alle spalle: ero convinto che avremmo
trovato il gol”. Energia ritrovata e responsabilità. Il tecnico è tornato anche sul momento attraversato dopo Bologna: “L’energia è troppo importante. Devo essere io il primo ad averla per
trasmetterla alla squadra. Dopo Bologna ho detto che la responsabilità era mia:
se non riuscivo a passare certi concetti, era colpa mia. I ragazzi devono
sprigionare energia, essere squadra, aiutarsi e soffrire insieme. Lo hanno
sempre fatto e continueranno a farlo”.
Infine, un passaggio sulle emergenze: “Stiamo rincorrendo con tante indisponibilità. Posso indirizzare molte cose, ma
poi in 15 minuti si fa male Gutierrez… situazioni incontrollabili. Si parla di
Napoli in crisi senza considerare quello che stiamo affrontando. Speriamo di
recuperare Spinazzola per giovedì, così da avere almeno un innesto in più al
posto di Gutierrez”.
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