A cura di: Antonietta Del Vecchio
Fonte: Napolicalcionews
Il Benevento è impegnato nella trasferta di Cittadella con la consapevolezza che solo i tre punti potrebbero salvarla dalla retrocessione diretta. Agostinelli scende in campo con Manfredini tra i peli; difesa composta da Veseli, Leverbe, Tosca, Foulon; centrocampo con Improta, Schiattarella e Acampora; tridente d'attacco composto da Ciano, Pettinari e Farias. Dopo due minuti padroni di casa pericolosi con Magrassi che indisturbato colpisce di testa impegnando Manfredini alla parata a due tempi. Al 6′ concusione di Crociata ma l’esterno difensore giallorossa si fa trovare pronto. Risposta del Benevento: Ciano innesca Farias che serve Acampora, il centrocampista napoletano calcia, ma la sua conclusione viene deviada in angolo. Al 16′ sugli sviluppi di un corner ci prova Antonucci in rovesciata. Al 17′ vantaggio del Benevento: angolo di Ciano, cross di Veseli e Pettinari gonfia la rete. In vantaggio del Benevento dura solo 10 minuti: cross di Donnarumma, Salvi indisturbato secondo palo beffa Manfredini in uscita e serve Vita che lo insacca. Al 36′ Acampora subisce un infortunio ed è costretto a lasciare il campo: al suo posto entra Viviani. Finisce il primo tempo senza particolari emozioni. Inizia la ripresa con i padroni di casa subito pericolosi: tiro dalla distanza di Salvi, Manfredini la mette in angolo. Due minuti dopo ci prova Farias che ci prova col destro a giro ma non trova la porta di poco. Dopo un' occasione per Pettinari, i padroni di casa sono di nuovo pericolosi con Ambrosino che impegna Manfredini con un destro potente da fuori. Dopo alcuni minuti di gioco lento da parte di entrambe le squadre, al 37′ della ripresa il Cittadella passa in vantaggio: corner di Crociata, palla a Branca che serva Maistrello che lo insacca in porta. In quest'asione è sicuramente colpevole tutta la difesa del Benevento. Con i giallorossi completamente frastornati il Cittadella ne approfitta per segnare il del 3 a 1. Carriero servito da Branca, angola il mancino battento Manfredini e condannando la Strega alla quasi matematica retrocessione.
|