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GIOVEDÌ 23 OTTOBRE 2025 - STAMPA

CAPELLO GIOCA NAPOLI-INTER IN ANTICIPO: "LA SQUADRA DI CONTE IN QUESTO MOMENTO È UN'INCOGNITA"


Le sue parole a La Gazzetta dello Sport


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

Napoli e Inter si sfideranno sabato al Maradona. E Fabio Capello, ex allenatore e oggi opinionista televisiva, la gioca in anticipo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Che Napoli arriverà alla sfida con l’Inter? «Bella domanda... Mai come questa volta fatico a dare una risposta, perché il Napoli in questo momento è un’incognita. Mentre l’Inter sta vivendo una fase di grande euforia, con i giocatori chiave riposati perché gestiti al meglio e di nuovo concentratissimi in partita, gli azzurri stanno toccando con mano le difficoltà del doppio impegno a certi livelli. Il Napoli è sul filo: il rischio più grande in vista di sabato, per me, è che al primo errore in campo la squadra si deprima. E con un’Inter così lanciata, sarebbe pericolosissimo».

C’è il rischio che Conte stia uscendo dalla testa dei giocatori del Napoli? «Sta trovando degli ostacoli con i nuovi arrivati: non è riuscito, almeno finora, a farli integrare tatticamente come avrebbe voluto, e alcuni infortuni pesanti stanno complicando le cose. Lui ripete che serve tempo, ma a questo punto mi chiedo se non sia più una questione di caratteristiche tecniche. L’Inter intanto i tempi li ha bruciati...».

Il Napoli, invece, senza Hojlund fatica. «La sua assenza è un bel problema, come quelle di Rrahmani e Lobotka: non è facile trovare gli equilibri giusti senza l’asse centrale. Ma non è l’unico nodo di Conte. La fase difensiva: col Psv ho visto errori incredibili che il Napoli della stagione passata non avrebbe mai commesso. In porta, poi, bisognerà riflettere e prendere una scelta definitiva tra Milinkovic e Meret: l’Inter viaggia nella direzione opposta, Sommer dopo gli errori contro la Juventus si è ripreso alla grande. Infine il centrocampo: più passa il tempo e più ho l’impressione che la convivenza tra De Bruyne e McTominay sia difficile da mettere in pratica».

La chimica tra campioni non è scontata, io ne so qualcosa. McTominay e De Bruyne mi ricordano Gerrard e Lampard nella mia Inghilterra: erano due numeri uno che tutti ci invidiavano, però finivano per pestarsi i piedi. Dico solo che bisognerà leggere nelle scelte di formazione che Conte farà sabato: ancora un paio di giorni e avremo un quadro più chiaro di quello che succede tra lui e la squadra».

Prima il Torino, poi il Psv: come ci si rialza? «Ritrovando l’umiltà e lo spirito di squadra che hanno portato il Napoli allo scudetto. Di Lorenzo l’altra sera ha parlato da capitano vero, mi aspetto la scossa da lui e dagli altri leader, penso a McTominay e Politano. Mettiamola così, il Napoli deve ritrovare non solo sé stesso, ma anche il vero Conte. In Olanda era irriconoscibile: dov’era la sua grinta?».