A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Nel corso della
trasmissione “A Pranzo con Chiariello”, in onda su Radio CRC, è intervenuto l'avvocato Emilio Coppola,
legale dei tifosi fermati ad Eindhoven. Di seguito le sue parole:
«Ieri sera in un parcheggio nei pressi del centro cittadino
di Eindhoven, dei tifosi del Napoli sono stati circondati dalle forze
dell'ordine e privati di tantissime libertà individuali senza che sia stato
ravvisato alcun tipo di reato. Si punisce l'atmosfera, come si legge dalla nota
della Questura di Eindhoven, ovvero il fatto che ci fosse questo raggruppamento
dei tifosi del Napoli. Sono stati individuati ed identificati all'interno di
questo parcheggio, successivamente sono stati spostati in Questura, schedati e
foto segnalati, ricevendo un provvedimento. Il Sindaco di Eindhoven, attraverso
un ordinanza, aveva vietato raggruppamenti in giro per la città e, per questo
motivo, i tifosi hanno ricevuto un'espulsione dal Comune di 24h con
annullamento del biglietto della partita. Mi dicono di un clima teso in città:
tutti i napoletani che camminano per strada vengono fermati, identificati,
schedati ed, in alcuni casi, stanno ricevendo il medesimo trattamento. È
normale trattare dei cittadini che fanno parte dell'area Schengen? Credo
assolutamente di no. Credo che le autorità competenti, sportive e politiche,
debbano intervenire per tutelare quello che, a mio avviso, è stato un vero e
proprio abuso. Non si può pensare che delle persone con regolare biglietto, che
hanno investito delle risorse economiche in viaggio ed alloggio debbano essere
allontanate dalla città senza un reale motivo. Il problema è capire se
un'ordinanza del Sindaco possa essere applicata in questo modo. Credo che ci
sia una violazione forte della libertà individuale. Ritengo che i napoletani
abbiamo fatto un po' da cavia a delle novità dal punto di vista del diritto
comunitario: credo che la questione vada denunciata ai massimi livelli. Spero
che le istituzioni nazionali intervengano per come sono stati trattati dei
cittadini italiani».
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