A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Francesco Calzona, ct della Slovacchia ed ex allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Un Ct può tifare? «È lecito, sì (sorride). E non ho mai nascosto che il Napoli
rappresenti un sentimento. Però poi le analisi restano oneste, guai se non
fosse così. E io dico Conte davanti a Chivu, per tanti motivi. Intanto, il
miglior mercato lo ha fatto De Laurentiis, perché ha arricchito un organico
prendendo ciò che serviva per essere grandi compiutamente». Distanze accessibili? «Certo. Sono vicine, perché l’Inter resta piena di talento.
Ma gli anni cominciano a farsi sentire in vari calciatori. Manna ha acquistato,
De Bruyne a parte, in prospettiva: si sta aprendo un altro ciclo, consegnato ad
un allenatore che sa come si vince e che vorrà rifarlo». Alle spalle del tandem da scudetto chi vede? «La Roma di Gasperini, che insegna calcio. Mi piace la
Fiorentina, che intriga. E il Milan allestito da Tare, che Allegri saprà come
guidare». Ha mai pensato di essere arrivato a Napoli nel momento
sbagliato? «E’ stato vibrante esserci arrivato, emozioni che umanamente
restano e di cui sono grato a De Laurentiis, sempre impeccabile nei miei
confronti. Capita che una stagione vada storta, a lui - e dunque a me - è
successo nel 2024. Non sarà stato un caso se gli acquisti di quel mercato,
precedente al mio arrivo, siano stati tutti ceduti». Comunque lasciò una squadra per niente male. «Ma ne accaddero troppe in quei nove mesi, inclusi i miei.
Certo, avevamo Kvara, Osimhen e Zielinski, altri ancora che avevano vinto lo
scudetto, ma ci furono errori che compromisero l’evoluzione. Con Conte si è
ripartiti benissimo, sono state create premesse per un Napoli che duri a lungo.
Certo, ci sarà la Champions ora, partite ogni tre giorni, ma Conte sa come si
fa e la struttura consente di variare».
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