A cura di: Redazione
Fonte: Radio CRC
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della
trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’assessore alle
infrastrutture e ai trasporti del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza. Di seguito le sue parole: «I tegolini sono un problema per lo Stadio Maradona, è vero
e lo sono dai mondiali d’Italia 90’. C’è chi è fortunato e risiede in posti
dove non arriva la pioggia, altri meno. La questione principale riguarda il
tema della manutenzione dello stadio che non è mai stato affrontato realmente
né dal calcio Napoli né dal Comune di Napoli Il Napoli ha un contratto assurdo con il Comune di Napoli
per la gestione dello stadio di 900 mila euro all’anno. È una cifra assurda se
pensiamo che il PSG paga il doppio del canone del Napoli per la gestione del
Parco dei Principi su cui ha anche speso 70 milioni di euro per la manutenzione
dello stadio, la squadra parigina e non la città di Parigi. Sicuramente bisognerà fare dei lavori, anche se la sicurezza
c’è all’interno dello stadio, ma vista la cifra versata dal Napoli, spiegatemi
con quali soldi dovremo farli. Con le tasse dei cittadini? Inter e Milan pagano
3 milioni all’anno per l’affitto dello Stadio Meazza. Parliamoci chiaro: il
contratto con il Napoli dello Stadio Maradona è una perdita per il Comune. I
soldi versati da De Laurentiis sono inferiori rispetto alle spese sostenute. Il Nuovo Presidente della Regione Campania Roberto Fico è un
grande tifoso del Napoli, da ragazzo andava in Curva B ad assistere alle
partite del Napoli. Sicuramente Fico potrà fornirci il supporto della Regione
nell’ambito dei lavori di riqualificazione del Maradona, ma bisogna trovare la
fonte di finanziamento. De Luca non ci ha neanche risposto, ha finanziato i
lavori per l’Arechi e la nostra speranza è che lo stesso lo si possa fare con
lo Stadio Maradona. Sul costo complessivo del progetto di riqualificazione dello
stadio di Fuorigrotta non mi posso sbilanciare. Per entrare nel novero di Euro
2032 il progetto della messa a nuovo stadio deve essere esecutivo e approvato
entro il mese di luglio del 2026, dopo il quale avremo la somma totale
necessaria del costo dei lavori. La nostra prima stima è che si aggiri intorno ai 200 milioni
di euro, ma se consideriamo che lo Stadio Arechi deve essere abbattuto e
ricostruito, mentre il Maradona ha una struttura solidissima e non può essere
abbattuto per vincoli architettonici, potremmo aspettarci una cifra diversa. Di
sicuro più risorse si hanno, più funzionale potrà essere lo Stadio. Noi non vogliamo alimentare polemiche sulle politiche
passate su personaggi così rilevanti come il Presidente uscente della Campania
De Luca e il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il Sindaco Manfredi
ha sempre affermato che Napoli deve tornare al centro delle discussioni e
quella di EURO 2032 è una grande occasione. Napoli è il baricentro della Regione Campania, noi non
vogliamo fare una politica rivendicativa sugli errori del passato, vogliamo
solo capire cosa ci serve prima di andare avanti. Di sicuro parleremo anche con
il neo Presidente della Campania Roberto Fico e vedremo come possiamo portare
avanti il progetto. Il progetto sta andando avanti, oggi pomeriggio faremo
ulteriore sopralluogo allo Stadio Maradona con il progettista e lo staff del
Comune. Tra i temi discussi sicuramente c’è anche quello della riduzione delle
vibrazioni poiché noi non possiamo avere uno Stadio che dia troppo fastidio ai
cittadini che abitano nei quartieri circostanti. Non è un tema facile quello delle vibrazioni, ma vi posso
assicurare che ci sono dei grandi partner internazionali che realizzano
apparecchi per ridurre le vibrazioni che si sono interessati al caso del
Maradona e si sono offerti di lavorare gratuitamente. Il brand del Maradona è
molto forte nel mondo e attira i grandi produttori che vengono loro da noi per
chiederci di sperimentare e testare nuovi apparecchi tecnologici in modo del
tutto gratuita. Per quanto riguarda il terzo anello, questo è un punto
cruciale poiché è indispensabile avere 10mila posti allo stadio. L’obiettivo è
quello di ampliare i posti a sedere dello stadio nella curva e nei distinti
dove ancora oggi viviamo una carenza in termini di costi economici di posti per
i tifosi che accorrono allo stadio. Questo è uno degli obiettivi politici della
giunta Manfredi, ovvero quello di dare altri posti ai tifosi che non riescono a
procurarsi un biglietto per assistere alle partite allo stadio. Caramanico? Non chiedete al Comune di Napoli, la questione
riguarda la conferenza dei servizi della Zes che è direttamente collegata al
Governo italiano. Da Palazzo Chigi hanno voluto creare questa zona Zes come
strumento di accelerazione delle decisioni in merito alla costruzione di nuove
infrastrutture. A me sembra che non abbia accelerato proprio niente, anche per
il fatto che l’ultima riunione prima doveva essere decisoria e poi è diventata
preliminare. L’iniziativa è stata voluta dal Napoli nei riguardi di
quella zona, ma non mi sembra ci siano stati passi in avanti. Addirittura non
mi è neanche chiaro se lo “stadio nuovo” del Napoli dovrebbe essere realizzato
anche per Euro 2032. Di sicuro, per farlo bisognerà presentare un progetto per
luglio 2026, ma per questo vi ribadisco la priorità e l’importanza di portare
avanti il progetto del Maradona poiché altrimenti si correrebbe il rischio di
non poter concorrere tra il novero degli stadi che ospiteranno le partite degli
europei. Noi siamo favorevoli agli investimenti, il Presidente del
Napoli parla di 30 ettari. Vedete l’esempio dello Stadio San Siro di Milano
dove si parla di 198 milioni per abbattere lo stadio e un ulteriore miliardo e
400 milioni di euro per ricostruirlo da parte delle squadre. Tutti parlano di
grandi investimenti immobiliari di alberghi e ristoranti vicino allo stadio, ma
guardiamo ai fatti. Aree così vaste a Napoli non ci sono, tra l’altro la nostra
città è densissima. C’è l’area delle ex raffinerie, ma prima di procedere alla
costruzione dello stadio, bisogna fare delle opere di bonifica dove bisogna
trattare con i privati e avviare un processo complicato. Trattativa Napoli-Comune? Tutte le trattative sono
possibili, anche se il Napoli volesse comprare tutta l’area dello Stadio
Maradona, noi saremo pronti a venderglielo. L’importante è che non si voglia
pagare un euro in tutto. Tra l‘altro lo Stadio Maradona ha volumi enormi,
qualora non ci fosse più il primo anello, nei volumi sotto di esso si potranno
fare ristoranti e piazze commerciali che non si racchiudono solo in 30mila m2,
ma sono molti di più. Il problema non è solo tecnico, ma il piano deve essere
approvato anche dal punto di vista economico e finanziario. Dialogare con De Laurentiis non è la cosa più facile della
mia vita. Ho una stima del Presidente del Napoli infinita poiché ha vinto due
scudetti, ma l’uscita sullo Stadio Maradona all’Università Bocconi di Milano
non è stata proprio bella. Dopo di che, le parole sono parole, ma quando sento
che Manfredi litiga con De Laurentiis mi vengono i brividi. Non conoscete
Gaetano Manfredi, il sindaco non ha mai litigato con nessuno e fuori dalla sua
concezione intellettuale litigare. Non c’è nessuno litigio, tutto è trattabile. Secondo voi non
avremmo piacere a fare un accordo tra parte pubblico e privata sull’area dello
Stadio Maradona? Possiamo pensarci, ma ci deve essere un’offerta importante.
Noi saremo anche pronti a venderlo nel caso, è nel patrimonio disponibile del
Comune, ma serve un progetto adeguato. I lavori sono pensati per non perdere
neanche una partita. Se non faremo così, Euro 2032 sarà persa e non potremo
ospitare le partite degli europei
Trasferta di Roma? Ripongo sempre la massima fiducia e
ottimismo sul lavoro di Antonio Conte che dà sempre il meglio di sé nei momenti
di difficoltà»
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