A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Nella giornata di venerdì è venuto a mancare Orazio Vitale, storico presidente e fondatore dell'Olimpia Sant'Arpino, scuola calcio che ha visto crescere Lorenzo Insigne. Il Magnifico è stato in questa scuola calcio dai 6 ai 14 anni ed è lì, grazie a Orazio Vitale, che Lorenzo per la prima volta ha capito cosa volesse dire il calcio vero, ma soprattutto dove per la prima volta ha indossato la maglia numero 10.
Raccontava il "mister Orazio", così veniva chiamato da Lorenzo e da tutti (compreso il sottoscritto ndr). «Già da piccolo si vedevano le caratteristiche di quel ragazzo, oggi quasi ci sembra naturale, ma le prime volte in serie A o con la Nazionale ci veniva la pelle d’oca», e il legame tra lui e Lorenzo è sempre stato speciale, anche lui di Fratta e oltre ad essere il presidente della scuola calcio era anche il suo autista perché lo andava a prendere a casa e lo portava con sé agli allenamenti e in quei viaggi si parlava di calcio, di emozioni di futuro.
Era poco più di un ragazzino Lorenzo quando nelle giovanili dell’Olimpia S. Arpino fu individuato dagli osservatori del Napoli. In quella scuola calcio si formano prima uomini e poi calciatori. Il mister Orazio Vitale, ma anche Rocco Mazzarella sono persone che trasmettono i valori dello sport prima delle nozioni tecnico tattiche, e i loro insegnamenti accompagnano il calciatore per sempre, anche nella vita di tutti i giorni, perché poi alla fine il calcio è “solo” una bellissima metafora della vita.
Orazio capì che quella visita di Giuseppe Santoro a Sant'Arpino avrebbe potuto fare la fortuna di Lorenzo, un ragazzo che lo meritava. Non si irrigidì e accettó 1500 euro dal Napoli, e in quel momento aveva fatto la fortuna di Lorenzo, del Napoli e della Nazionale, lui come tutte le persone di immenso valore, restava in disparte. Aveva ragione Orazio, lui ci ha sempre creduto, infatti quando Lorenzo è passato al Napoli diceva in giro: «Ho dato via un ragazzo che andrà in Nazionale». I risultati gli hanno dato ragione.
Grazie di tutto caro Orazio, se ci siamo goduti il Magnifico, gran parte del merito è stato tuo.
Grazie a Luigi Pezzella
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