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GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 - STAMPA

ZIELINSKI, TALENTO PURO IN CAMPO E ‘CUORE D’ORO’ FUORI: L’AFFETTO PER I BAMBINI PIÙ SFORTUNATI


In Polonia il centrocampista azzurro ha acquistato due case per i figli delle famiglie più sfortunate


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: The Guardian

Subito dopo la sua nomina a ct della Nazionale polacca Paulo Sousa, ha indicato Robert Lewandowski come l’elemento più importante nel suo scacchiere. Nulla di nuovo. Il tecnico portoghese è ansioso di iniziare a lavorare con il miglior attaccante al mondo. Un altro giocatore è stato però da lui apprezzato: Piotr Zielinski. Un giocatore eccezionale con delle qualità che solo i migliori possiedono: Sousa ha speso belle parole per il centrocampista del Napoli, è lui il giocatore della Polonia dalla quale i tifosi chiedono di più.

Zielinski ha firmato un nuovo contratto con il Napoli l’estate scorsa, questo lo terrà all’ombra del Vesuvio fino al 2024. Le trattative sono state lunghe  e non semplici, il suo contratto è lungo più di 100 pagine. Il presidente  Aurelio De Laurentiis ha voluto tenere uno dei suoi gioielli più preziosi a tutti i costi. E a testimonianza che ha avuto ragione parlano i dati che riguardano lo stesso giocatore per questa stagione, i migliori in tutta la sua carriera.

E poco prima di firmare il nuovo contratto, Zielinski aveva avuto la chance di passare al Barcellona. Il suo agente aveva incontrato un rappresentante del club blaugrana durante la gara contro il Borussia Dortmund in Champions League. Da alcuni anni Zielinski vive in Italia, esattamente da quando aveva 16 anni. È la sua seconda casa, ci vive con la moglie Laura, e con suo figlio nato da poco. E come ammette lui stesso, tutti i tasselli del puzzle della sua vita sono al posto giusto.

Ed è felice anche fuori dal campo, per quello gioca il calcio più bello della sua carriera. Cambiato qualcosa? No, nulla di particolare, la stessa routine – è semplicemente cresciuto, maturato. Niente di prodigioso, dichiara suo fratello Pawel, anche lui calciatore in una squadra polacca di seconda divisione, il Miedz Legnica.

Eppure Zielinski è sempre criticato per le sue performance in Nazionale. I tifosi vorrebbero sempre vederlo nella forma smagliante che mostra in Serie A, per supportare meglio Lewandowski. Questa sensazione era condivisa dall’ex ct Jerzy Brzeczek, il quale durante il suo mandato ha dichiarato che se Zielinski si fosse svegliato un giorno e qualcosa fosse scattato nella sua mente, la Polonia avrebbe avuto un giocatore invidiato in tutto il mondo.

Parole sorprendenti che avrebbero potuto colpire qualsiasi calciatore. Adesso è tutto dimenticato, perché Brzeczek è stato inaspettatamente mandato via da Zbigniew Boniek, presidente della Federcalcio polacca. Nonostante la qualificazione alla fase finale di Euro 2020. Al suo posto Sousa, al quale sono brillati gli occhi, quando è stato interrogato su Zielinski.

“Zielinski è un giocatore eccezionale. Recentemente ascoltavo Pep Guardiola mentre parlava di Phil Foden. Ha detto che è un genio, un talent puro. Ma per arrivare al livello più alto al mondo, deve sapere quando cambiare il ritmo al gioco. A Foden manca ancora tutto ciò. Mentre Piotr ce l’ha. Vede tutto. Ha il perfetto feeling dello spazio con I suoi compagni e l’avversario. Ha un fantastico senso del ritmo, ha geometrie di gioco. Sa rallentare o velocizzare il gioco con un solo passaggio. È un giocatore fantastico. A volte gli manca solo un pizzico di adrenalina in più. Cercheremo di farcela”. Una lode special da un giocatore come Sousa, un fantastico centrocampista che vinse scudetto e Champions League con la Juventus a metà anni ‘90.

Ed anche se Zielinski è un architetto a centrocampo, non è un leader naturale. E non è necessario aspettarsi cose da lui che lui non sente. Deve parlare con il suo gioco ed è certamente quel che ha fatto in questa stagione con il Napoli dove ha chiuso in doppia cifra sia nei gol che negli assist.

È sempre stato molto sensibile. I suoi genitori gestiscono una casa famiglia dal 2015 ma già dal 2002 aiutano i bambini dal vissuto difficile. Da 13 anni i suoi genitori si occupano a casa loro di bambini a Zabkowice Slaskie, che si trova a 40 miglia a sud di Wroclaw, nella Polonia sudo occidentale.

Nei primi mesi del nuovo lavoro dei suoi genitori, Piotr faceva fatica ad accettarlo. Aveva solo 8 anni allora ed era semplicemente geloso che un ‘estraneo’ vivesse nel  suo spazio. Allora attaccava dei biglietti alla mobilia tipo ‘il mio armadio’, ‘la mia scrivania’. E firmava i giocattoli così che gli altri sapessero che erano i suoi. Oggi Boguslaw Zielinski ci ride quando ricorda la reazione del figlio quando vide una delle ragazze mentre fumava una sigaretta. “Era letteralmente terrificato. È stato un ragazzino molto sensibile, sin da molto piccolo. E noi avevamo paura che non sarebbe stato in grado di gestire le cose in futuro. Che la sua gentilezza avrebbe potuto avere un effetto negativo sulla sua carriera” - dichiara Boguslaw.

Il giovane Piotr gradualmente cresce diventando più vicino ai suoi ‘fratelli temporanei’ e diventa più aperto. Li invitava a giocare a calcio. Spesso si allenava in cortile con un ragazzino che aveva avuto una contrattura ad una gamba. Il futuro calciatore donava il suo cuore ai bambini e lo faceva a modo suo: silenziosamente, senza il desiderio dell’attenzione dei media. Con i suoi soldi ha comprato due case nella zona di Zabkowice, case che la famiglia ha rinnovato e trasformato in due orfanotrofi sotto l’egida dell’Associazione “Peter Pan” – nome derivato dal nome del figlio, Piotr.

“L’iniziativa è partita da lui, ha un cuore d’oro” – dichiara con un certo orgoglio papà Zielinski. Quando torna in Polonia, viene sempre a trovare i ragazzi, gioca a pallone con loro. Poi dona sempre i dispositivi elettronici che non usa più: pc, console, tablet. Alla Prima Comunione di un ospite, non era venuto nessuno  della sua famiglia e Piotr è venuto dall’Italia per far piacere al ragazzino. Ecco chi è Piotr”.

Le paure dei genitori che non potesse farcela nel gran mondo si sono rivelate infondate.  Zielinski passò all’Udinese che era un teenager. E da allora l’ormai 26enne Piotr ha giocato più di 200 partite in Serie A, ed è uno dei  giocatori più importanti nella Nazionale polacca. Sarà anche sensibile, ma in campo non lo dimostra.

E non ci sono dubbi alcuni sul suo talent. Il Barcellona lo voleva, Jürgen Klopp una volta gli mandò un elicottero per parlargli di un trasferimento al Liverpool. Zielinski è il diamante dal gran cuore della Polonia. Tutto il Paese spera che potrà brillare in questa estate europea.

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