A cura di: Maria Villani
Fonte: Mundo Deportivo
Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha riconosciuto che l’associazione dei club professionistici sta studiando dei cambi per proteggersi ‘al meglio possibile’ da progetti come quello della fallita Superlega europea, seppur riconoscendo di non poter applicare sanzioni come in Premier.
“È evidente che stiamo lavorando per vedere che dobbiamo cambiare, non per un tema disciplinare, per proteggerci al meglio da competizioni che possano mettere in pericolo la nostra competizione nazionale e l’esistenza dei club che non gravitano nell’orbita di questa Superlega". È quanto dichiarato da Tebas durante la presentazione del complesso sportivo ESC Madrid, insieme alla NBA e l’impresa T3N.
La Premier League ha annunciato la scorsa settimana una multa di 22 milioni di sterline (25,5 milioni di euro) per i sei club inglesi che hanno appoggiato il progetto (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham) e che hanno posteriormente rinunciato ad esso; in Spagna Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid, quest’ultimo sganciatosi poi.
"La Premier li ha multati e ha inoltre modificato il suo regolamento interno e se torneranno a ripetersi casi del genere saranno tolti 30 punti nella competizione. Hanno più competenze nell’ambito disciplinare verso i club rispetto alla Liga, ed entrambe appartengono a federazioni sportive. Noi non abbiamo alcuna competenza per sanzionare con esattezza i club, né si considera che abbiano infranto i nostri statuti” – ha dichiarato Tebas.
Alle domande sulle eventuali misure che potrebbe adottare l’organizzazione dei club spagnoli, Tebas ha spiegato che, dato che la Superlega causa "un pregiudizio economico" bisognerà ritoccare l’aspetto economico della competizione. Se i diritti audiovisivi diminuiscono per la Superlega, al meglio dovranno cambiare alcune parti del reparto audiovisivo".
Tebas ha puntualizzato che la sospensione del procedimento della UEFA contro Barcellona, Real Madrid e Juventus in attesa di un pronunciamento della Corte di Giustizia UE sulla questione pregiudiziale posta dal Tribunale commerciale numero 17 di Madrid, "non si è fermata, si è solo sospesa ", per cui riprenderà “quando saranno date giuridicamente le circostanze".
Il presidente della Liga ha insistito sul fatto che, sanzioni o no la UEFA detti club, "il concetto di Superlega non è terminato" e dal suo punto de vista "occorre far sì che non accada di nuovo. Mi preoccupa molto di più l’atteggiamento di Infantino (presidente FIFA) e la FIFA stessa su quello che sta accadendo.
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