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DOMENICA 3 APRILE 2022 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI IN CONFERENZA: “È CAMBIATO L’ATTEGGIAMENTO, LA SQUADRA È MATURATA. ZANOLI? MI HA IMPRESSIONATO!”


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa post Atalanta-Napoli.

La squadra è molto cresciuta, specie quanto ad esecuzione. Ho visto disponibilità alla sofferenza, a rincorrere gli avversari, quando si è in difficoltà le qualità non svaniscono,  come è avvenuto nel secondo tempo. Siamo riusciti a indirizzare la gara su un piano a noi congeniale, il terzo gol l’ha cambiata definitivamente, non saremmo riusciti a portare a casa i tre punti difendendoci e basta. Ho visto convinzione di poter creare le situazioni giuste. Nei primi 15 minuti non eravamo ben messi, poi l’atteggiamento successivo è stato buono e la squadra è cresciuta.

È il successo più importante da quando c’è lei?
Da questo momento in poi tutto è importante e se siamo arrivati a questo punto sacrificandoci tanto, adesso dobbiamo per forza ben valutare la situazione davanti a noi, e ci occorre il giusto atteggiamento. Possiamo anche giocare nel parcheggio fuori allo stadio, ma ogni gara va affrontata come se fossimo al Maradona. Per me certi carri non passano più, ma nemmeno per i giocatori.

Un suo giudizio sull’ Atalanta.
All’andata hanno vinto meritatamente, rimontandoci e portandosi a casa il risultato pieno. Ho visto una crescita dei miei giocatori in questa gara, buone le uscite dalla pressione degli avversari, convincenti. Napoli e Atalanta sono due buone squadre, che hanno fatto un gran campionato. E c'è ancora modo per vedere che finale sarà.

Un suo giudizio su Mario Rui e Zanoli.  
A Mario Rui ho fatto i miei complimenti, Zanoli mi ha entusiasmato: ha giocato con forza e tranquillità. Ma non dimentichiamo gli altri: Insigne, dopo la delusione con la Nazionale è tornato bene nonostante. La vicinanza dei nostri tifosi è fondamentale: vicini tutti a spingere, a stare al nostro fianco per trasferirci il loro entusiasmo, la loro gioia di essere tifosi del Napoli. Per noi è un grande contributo.

Mancano 7 partite: cosa serve ora?
Vincere, poi avere un comportamento da squadra di rango, ogni gara va presa per il collo, alla fine vedremo chi avrà stretto più forte. Dobbiamo guardare i nostri  avversari negli occhi: questo i giocatori lo hanno capito, lo hanno  percepito, son tutti lì determinati. Le  partite vanno prese in esame una alla volta: sono tutte difficili. Se questa  concentrazione, questa attenzione si riuscirà a portarla dietro, riusciremo ad arrivare fino in fondo al campionato.

Il Napoli sembra cambiato: è una scintilla scattata a Verona?
Per me è cambiato qualcosa nell’atteggiamento dei giocatori che si sono resi conto che ci vuole anche quello che non fa parte delle tue qualità e caratteristiche: a fare qualcosa in cui gli altri sono più bravi. Gli altri ti costringono o nascondono ma le tue qualità restano: ti puoi adattare a fare qualcosa che non fa parte delle tue caratteristiche e poi riprendi in mano la tua convinzione e la tua qualità. Se non giochiamo palla dietro – e l’abbiamo persa all’inizio, ma quello è il modo corretto – poi diventa difficile.

Il terzo gol ha mostrato tre passaggi in porta: è qualcosa di nuovo per suo modo di vedere il calcio?
Cerchiamo sempre di verticalizzare. Se si riconquista palla nello spazio si gioca palla velocemente di là,  se gli avversari non ti pressano e ti vengono a prendere, allora si palleggia preparandoci in base al comportamento dell’avversario. Noi se ci pressano con 3 avversari dobbiamo uscire corto, chiaro è che quando esci da un duello o da una pressione hai campo e puoi far valere la tua superiorità. Sono cose che i calciatori fanno da soli e non è uno spallettismo.

Quello che è il livello di calcio e  che noi siam convinti di giocare: non dobbiamo avere timori o esagerati pensieri ma giocare partita dopo partita e vedere chi è più bravo a portare a casa il risultato.