A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa post Napoli-Verona.
Questo pari qualcuno lo ha definito un passo falso, anche se il Napoli ha affrontato una squadra ben organizzata: ci può stare?
Sì, penso che il Napoli abbia fatto quasi il massimo; poteva dare qualcosa in più ma sappiamo che contro queste squadre di questo comportamento, le squadre tecniche incontrano difficoltà maggiori. Non doveva succedere aver lasciato troppi spazi con conseguente allungamento: è lì che avversari come questi ritrovano il loro calcio. Complessivamente buona partita, si poteva anche avere più fortuna in qualche episodio.
Quanto ha inciso la fatica di Coppa?
Le fatiche incidono sempre un pochino, dopo 2 giorni ti porti sempre addosso delle tossine ma avevamo anche 50% di squadra nuova. È una difficoltà in più ma non troverei alibi, abbiamo la possibilità di vincere ugualmente le partite.
Ha inciso il nervosismo montato durante la gara specie nel secondo tempo?
No, tutto abbastanza normale, niente nervosismo, è una tecnica nuova far fallo nella metà campo avversaria, per non farti far strada ti fanno fallo e non è una azione che possiamo valutare importante, perché è fatta fuori dalla nostra area ma in realtà lo diventerebbe perché per scorrimento si gioca nella metà campo avversaria. Di questi atteggiamenti ce ne sono tanti e occorre mettersi al passo coi tempi e saper reagire come fanno gli altri. Una tecnica nuova che dobbiamo imparare, l’ uomo contro uomo.
Lei non parla di arbitri ma la gestione della partita è stata resa nervosa anche dalla gestione arbitrale: tante gare ravvicinate, occorre trovare qualcosa in più anche se la classifica non varia.
Chi ha detto che non posso parlare di arbitri? Posso fare quel che voglio. Se vai a vedere ci sono 6 ammoniti e due espulsi! Casomai a volte han perso un po’ troppo tempo e ci poteva anche essere un minuto in più di recupero. È un minuto e può essere fondamentale. Il tempo effettivo è una battaglia che va avanti da tempo e sarebbe la soluzione. Dobbiamo esibire il massimo nelle partite e non lo abbiamo esattamente fatto.
Parlando di episodi: si riferisce ai due pali o a un rigore su Osimhen?
Loro han detto che hanno guardato, me lo ha detto il quarto uomo e che avevano deciso che non era rigore, lo devo rivedere. Ci si fida di loro perché lo posson rivedere alla TV e non mi voglio appellare a certe situazioni, faccio riferimento a situazioni di gioco e di assieme nelle valutazioni di quel che ha fatto la squadra. Nelle giocate individuali i giocatori ti danno qualcosa in più mentre nel collettivo non riescono.
Arriva la sosta: un mini bilancio finora, si aspettava questi risultati? Sono in linea o il Napoli è andato oltre?
Non so, vogliamo tentare di vincere tutte le partite, ogni volta che giochiamo la mentalità vincente è fino a un certo punto: conta l’istinto che hai quando vedi la partita, l’avversario, la palla da buttar dentro. Quando c’è quello che ti viene addosso, come la vivi, che sensazioni ti dà, quando ti metti la maglia che voglia ti dà, di volta in volta. Non parlo di mentalità in generale. La partita ti deve determinare di vincerla sempre. Alla fine vedremo quante ne avremo vinte.
Questo pressing esasperato, l’ostruzionismo al limite della scorrettezza: qui Demme sarebbe stato più utile di Zielinski?
Può darsi, ma in questo caso il trequartista chi lo faceva? Demme è il mediano avanti alla difesa, nel 4 3 3. Demme che fa il mediamo basso e le due mezze ali? Può darsi. Finora abbiamo giocato con Fabian mediano e fatto tanti punti, che poi Demme sia la soluzione poteva essere, anche Lobotka ha fatto molto bene nella seconda parte della gara giovedì. Abbiamo deciso di cambiare gli uomini davanti, potevo farlo prima, ho cambiato troppo in ultimo ma anche in quei minuti lì non siamo riusciti a determinare la freschezza che ne poteva derivare.
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