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GIOVEDÌ 16 MARZO 2023 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI IN CONFERENZA: “I QUARTI TRAGUARDO CHE VALE LA STORIA. DISORDINI? CHI FA CASINO RESTI FUORI DAL CALCIO!”


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa post Napoli-Eintracht

Quanto vale la qualificazione ai quarti. la prima finale vinta?

Per noi vale molto, non è un traguardo facile, non ci eravamo mai riusciti. Vale la storia, non è un traguardo facile e lo dice il fatto stesso e i grandi calciatori ci sono passati da qui, per cui ha quel valore e importanza lì. La città di Napoli, i tifosi e i calciatori che hanno vestito questa maglia se lo erano prefissato ma non erano  riusciti a realizzarlo.

Subiti solo 2 gol in 10 partite: è segno di superiorità?

Costa sempre fatica perché intacca la presunzione, occorre saper usare bene il tempo  dello scorrere della partita e la squadra  è stata matura a cambiare atteggiamento perché Glasner aveva deciso di cambiare atteggiamento. Per essere sorpresi ma non concedere niente e andare a ritagliare spazi e nel secondo tempo comandare la partita è segno che la squadra ha lavorato bene senza perder mai la testa e portando  a casa questo risultato importante che ci godiamo.

Dal  2006 non accadeva che 3 italiane approdassero ai quarti: è segno dello stato di salute del calcio?

Il mio pensiero è chiaro sul calcio poi qualcuno fa incidere gli errori sui gol. Ci sono moltissime squadre da raccontare in maniera corretta e questa è stata sottolineata dal risultato.

4 anni fa la sua squadra (l’Inter) fu eliminata dall’Eintracht ed esordì un 16enne…

Si ricorda?

Tante defezioni allora, oggi è diverso,  si sarebbe aspettato un +18 col Napoli e ai quarti?

Non mi sarei aspettato +18 in campionato, è stato difficile per voi figuriamoci per me, ma per come è stato iniziato e per la qualità messa in campo dalla prima partita diventa problematico ripetere sempre queste prestazioni qui e la squadra ci è riuscita e va preso atto. Sono cose belle, è tanta roba, si fanno i complimenti a loro e si lavora con serietà e umiltà non dobbiamo diventare presuntuosi per un risultato. Ci fanno piacere i complimenti di grandi allenatori, un po’ corretti, un po’ per buttare l’attenzione addosso e scrollarsi di dosso dalla loro squadra le aspettative che ci sono. Ci sarà anche un valore e un motivo se una squadra vale 90 o 900… qui a Napoli sono tutti svegli e ci fanno piacere lo stesso i complimenti e glieli rimandiamo i nostri complimenti bene impacchettati.

Osimhen ha fatto due partite e tre gol: è già un giocatore di livello mondiale oppure che gli manca?

È già di livello mondiale, un grandissimo calciatore di livello mondiale, è qualcosa di più, uno che ha potenzialità inespresse. Ci fa piacere come nelle ultime due partite ha fatto gol e ha pulito delle situazioni quando siamo pressati e giochiamo là davanti e tiene palla e ci fa salire e prender forma come assetto di squadra, ha guizzi e vampate muscolari anche stasera è stato fortissimo di testa. È tutto corretto e bisogna usare queste partite individualmente e collettivamente per essere ancor più pronti successivamente facendo nostre le novità che conosciamo di volta in volta.

Sente lo stesso feeling tra la squadra sua e quella di Maradona che ha vinto lo scudetto?

Maradona vinceva le partite da solo, il collettivo, la disponibilità di tutti i calciatori, stasera ho visto molti elementi sbattersi per un gioco sporco di cui il calcio, la partita, hanno bisogno, non sono solo le giocate individuali. Per fare più giocate ci vogliono quelli che vanno a raspare.

Doloroso per lei vedere quello che ha visto stasera?

In questo parlare di quel che poteva succedere in questa partita di quello che siamo andati a discutere durante la preparazione di questa partita abbiamo  perso di vista che dobbiamo essere uniti contro i violenti. Stasera non sono stati solo gli avversari a far casino ma tutti quelli che vogliono far casino che devono essere lasciati fuori! Si fa allusione ma la sostanza più importante è che chi fa casino deve stare a casa e non usare il calcio. Quello che c’era di buono da fare è stato fatto in campo e sugli spalti. Non bisogna cercare altro, solo festeggiare per il traguardo storico fatto. I calciatori hanno fatto qualcosa di eccezionale che va oltre i contratti, i contratti servono a vestire la lunghezza, le partite di stasera mettono la maglia addosso per la vita, sulla pelle per sempre e i tifosi devono essere di questo livello qui. L’amore, la passione dei napoletani per la squadra. Mio figlio è venuto da fuori con i napoletani in aereo a cantare: questo è il bello del calcio non fare casino per le città.