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MARTEDÌ 14 MARZO 2023 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI IN CONFERENZA: “CON L'EINTRACHT È UN PO' LA PRIMA FINALE DELLA STAGIONE, C'È DA RIFARE LA MAGNIFICA PARTITA DELL'ANDATA E VINCERLA"


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Eintracht.

Tutto il mondo è con gli occhi su questo Napoli meraviglioso. Ci sono tanti titolari e io da argentino penso a Simeone: entra poco ma rende tantissimo. Qual è il segreto?

Il segreto in questo caso è quello di Pulcinella: per fare grandi squadre ci vogliono grandi calciatori, altrimenti è impossibile e il Napoli è stato bravo a costruire una squadra di grandi calciatori. Chiaro che ci vuole  qualità oltre i calciatori, ma anche altro,  tipo umiltà, disponibilità, professionalità, il volersi mettere a disposizione di aiutare  il compagno, il diventare gruppo e non la semplice addizione di undici singoli calciatori. Collaboriamo in tutto quel che facciamo poi si sceglie un disegno di organizzazione di squadra e se loro accettano, se è quello giusto, si lavora e si inizia e se dà soddisfazione e riempie soprattutto i cuori di un pubblico passionale come quello napoletano è meglio, perché ti ritorna quell’affetto e amore e si è ancora più qualitativi e creativi.

Alla vigilia di Napoli-Liverpool aveva detto che la Champions era un po’ come un luna park: ora sentite la responsabilità dell’evento storico di passare ai quarti. Poi è questa la partita più importante per la stagione del Napoli?

Siamo di fronte a una grande sfida: potrebbe essere paragonata alla prima finale di stagione perché può determinare molto per la squadra e per il club perché si andrebbe a far parte della storia di questo club. Non penso diventi una pressione per la squadra perché ormai ho visto, anzi abbiamo visto varie volte che quando non abbiamo fatto risultato la volta precedente, quella successiva la squadra non si è fatta tirar dentro il vortice delle difficoltà precedenti. Son tranquillo della forza e qualità dei  miei calciatori nel riproporre la stessa qualità che ci hanno dimostrato. Si tratta quasi di una finale, ma voglio anche vedere un atteggiamento di squadra affamata a voler fare risultato. Ci sono storie che vanno vissute e altre che devi per forza portare il risultato a casa come in questo caso qui.

Pensa che questo gruppo se la può giocare alla pari coi grandi d’Europa?

Penso che la mia squadra per quel che mi ha abituato a vedere agli allenamenti dal primo giorno in cui abbiamo lavorato insieme quest’anno sia una squadra che non abbassa lo sguardo però poi c’è sempre da rifare tutto dall’inizio le stesse cose. Non è che ti riporti l’addizione con i numeri del vantaggio e noi non dobbiamo pensare alla Champions in generale ma al passaggio del turno domani sera! L’Eintracht ha passato un girone con squadre fortissime: Tottenham, Olympique che ora è seconda in Francia, Sporting e l’anno scorso hanno vinto a Barcellona dopo che noi siamo stati eliminati! Quindi totale rispetto per la qualità dell’Eintracht e del  lavoro di Glasner. Sappiamo che sarà una  partita durissima e difficilissima. Ragionare su come abbiamo iniziato vuol dire essere presuntuosi, pensare già ai turni successivi non è nel nostro modo di fare  e ragionare.

In Germania l’argomento principale è il divieto di trasferta ai tifosi dell’Eintracht: che ne pensa?

Mi sono appuntato qualcosa in merito: è un provvedimento adottato in conseguenza di quel che è successo all’andata dove non è stato garantito il massimo dell’ordine per i nostri tifosi che si son trovati di fronte a situazioni spiacevoli e quando c’è qualcosa sull’ordine pubblico ci sono professionisti che lavorano (l’osservatorio, la questura) e io non posso entrare e valutare. So che se c’è timore di qualcosa è giusto intervenire e bisogna fidarsi di esperienza e qualità degli organi ufficiali addetti a prendere decisioni e bisogna  adeguarsi alle loro decisioni. Non dipende dal nostro club - perché so che un po’ si è ironizzato in merito - e non è corretto perché non dipende da noi.

Questa partita pone una situazione diversa dalle altre partite quanto a mentalità. Poi Meret sta bene?

La psicologia del calcio e delle squadre e dei calciatori è che andare a fare calcoli da un mio punto di vista è sbagliato, si rischia di modificare qualcosa e nel calcio è sottilissima la differenza che può determinare un modo di pensare o un episodio. Ci siamo parlati all’inizio: provare a offrire un calcio che sia bello da vedere a un pubblico esigente che si intende di calcio come quello napoletano, che ha visto il più  forte di tutti. Ingannare loro diventa difficile, per cui quando sono arrivato abbiamo parlato di riportare il pubblico allo stadio e c’era una qualità di gioco da offrire altrimenti il pubblico non viene. Domani sera ho assegnato una maglia: quella al nostro pubblico, loro giocano titolari sicuro. Solo quella ho assegnato, tutte le altre sono in forse.

Domani nell’Eintracht mancheranno Kolo Muani e Lindstrom: che tipo di gioco vi aspettate e c’è rischio di sottovalutare l’Eintracht?

Sottovalutare? Come ho detto prima sappiamo la forza della squadra di Glasner, come lui lavora, ha svolto un lavoro ottimo, a Barcellona poi Kolo Muani non c’era  e hanno vinto uguale, quindi non si corre il rischio di esser sottolivello di concentrazione, attenzione e voglia: siamo davanti a qualcosa che può far parte della storia del Napoli. qui sono abituati alle grandi storie, la nostra città è abituata a grandi storie e grandi personaggi e abbiamo l’ambizione di diventare una grandissima storia e grandissimi personaggi della nostra città quindi non sottovaluteremo la forza che abbiamo davanti. La qualificazione è al 50% non un punto più o un punto meno, non si fanno calcoli, c’è da rifare la partita magnifica d’andata e vedere di vincerla perché questa partita va anche vinta.

Qual è l’insidia principale domani sera visto il valore dell’avversario?

L’insidia principale è il valore dell’avversario. Noi a Francoforte abbiamo fatto una partita straordinaria e c’è da ripetere un’altra partita straordinaria per battere un avversario così forte. Non è quella partita che ha determinato l’ottimo campionato, il consenso dell’opinione pubblica finora. È tutto il resto oltre quella partita lì. Dovremo esser bravi a sapere che l’avversario è degno di queste sfide.

All’andata l’unico momento di difficoltà è stato nei primi 10 minuti: si aspetta qualcosa di simile e cosa chiede alla squadra per l’inizio della gara?

Non so quel che proporranno all’inizio e durante la partita, queste sono strategie che competono a Glasner. So che faranno qualcosa di diverso sicuramente perché il risultato dell’andata li obbligherà a fare qualcosa di differente per recuperare. Useranno una tattica di maggior pressione, anche se la loro caratteristica è esser bravi a ripartire e ad attaccare gli spazi in campo aperto. Noi dobbiamo essere umili, normali da valutare o almeno avere tutte le attenzioni a quel che gli altri ci metteranno davanti e noi saremo pronti a fronteggiare quello che ci metteranno davanti.

Meret ha il polso dolorante, Lozano non è stato convocato con la Lazio, Kim è uscito anzitempo sabato, Raspadori è in recupero: qual è la situazione di questi 4 giocatori?

Su Raspa eravamo tutti entusiasti di provare a portarlo in panchina ma gli esami ci hanno detto che ci sarebbe stato un rischio quindi ci prendiamo qualche altro giorno per farlo guarire per bene. Gli altri sono a disposizione e possono essere scelti per giocare da titolari. Sono tutti a disposizione completa. Stamani in allenamento si sentiva già la voglia di esserci, si percepiva anche il profumo dello stadio pieno di domani sera.