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VENERDÌ 10 MARZO 2023 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI IN CONFERENZA: “ATALANTA FORTISSIMA, CON LEI DEVI SEMPRE MERITARE IL RISULTATO; IN OGNI GARA PER NOI LA VITTORIA È L’UNICA VIA D’USCITA"


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Atalanta presso il Centro Tecnico Konami di Castel Volturno.

Gasperini ha detto che se l’Atalanta ripete la prestazione dell’ andata può togliersi grandi soddisfazioni e all’andata fu partita sofferta per il Napoli pur con i tre punti conquistati: fu costruita lì la mentalità del +15?

La mentalità di una squadra si costruisce dal primo giorno di ritiro, dal primo momento in cui ci riuniamo coi calciatori per vedere video, per fare l’analisi delle partite. Quella è stata una partita che ha rafforzato il concetto del calcio che volevamo fare. All’andata abbiamo strappato il risultato a fatica, con loro sono sempre grandi sfide, ti devi meritare il risultato con l’Atalanta perché è una grande squadra allenata da un grandissimo allenatore, anzi Gasperini da tanti anni porta a casa un fatturato calcistico importante quanto a soldi e risultati. Questo evidenzia la qualità del suo lavoro. Poi le caratteristiche della costruzione della squadra che sono ben delineate e visibili e diverse da molte altre squadre tipo quella contro cui abbiamo giocato ultimamente perché giocano in maniera differente. Sarà una partita importante che noi affronteremo nella maniera corretta perché non abbiamo da fare nessuna reazione, questo si fa sbagliando le partite precedenti e contro la Lazio non  abbiamo sbagliato né atteggiamento né ricerca. Chiaro che vanno fatte meglio certe cose, ci è mancato solo il risultato, cosa che cercheremo domani contro una squadra fortissima.

Il risultato contro la Lazio non è cambiato nulla quanto a preparazione e approccio e condivisione settimanale coi calciatori?

È cambiato tutto! Perché giocano in maniera differente: la Lazio gioca compatta in un fazzoletto di campo facendo quasi sempre le stesse cose accorciando la linea difensiva e scappando: usano il concetto di blocco squadra, con la copertura degli spazi. Con l’Atalanta è una partita dove gli spazi li troveremo fra gli uomini, loro ti vengono addosso, le distanze tra reparti e uomini saranno più ampie e sei tu che crei gli spazi. Loro ti illudono di aver trovato gli spazi ma per la gran fisicità e la conoscenza di quel calcio che loro portano avanti da anni è pia illusione e tu ti ritrovi che li hai lì davanti e devi avere anticipo e ritmo superiori e qualità di gioco che ti fa fare la partita come la vorresti tu.

C’è entusiasmo in città ma il Maradona è stato in silenzio: no bandiere, no entusiasmo: che idea si è fatto e cosa si aspetta dai tifosi domani?

Non mi sono fatto un’ idea tranne quello che ho sentito in panchina: mi è sembrata una partecipazione totale dal punto di vista di voler essere vicini alla squadra e fare la partita insieme a loro. Non ho trovato niente di differente, noi non siamo tutti avanti oggi e tutti dietro domani e tiraccampà, la nostra idea è  quella del nostro calcio, una conoscenza di quel che si va ad affrontare partita dopo partita, che sappiamo che partita vogliam fare. Per noi la vittoria è l’unica via d’uscita dalla partita e sappiamo che il nostro pubblico è lì al nostro fianco sempre e ci darà una mano quando siamo in difficoltà e anche contro la Lazio l’ho sentito così.

Ha la sensazione che questo mese di marzo sarà decisivo tra campionato e Champions?

Mah… in queste conferenze il discorso è portato su impegni futuri e le partite prossime a quella che giocheremo. L’abbiamo già detto troppe volte: non funziona così, se affrontiamo tutte le partite insieme… le dobbiamo affrontare una per volta, la nostra attenzione è tutta per l’Atalanta, noi non abbiamo la presunzione di gestire il campionato come una formalità di intralcio a un’altra competizione o ad altre partite più importanti. L’intralcio è l’Atalanta, squadra fortissima per troppi motivi e abbiam bisogno di tutte le nostre risorse per vincere e vogliamo vincere.

Cosa pensa di Ostigard dal suo arrivo a Napoli ad oggi?

Penso che sia meglio di quando poi insieme a Giuntoli ne abbiamo parlato e siamo andati a prenderlo. È un calciatore che innanzitutto  è un professionista, un uomo eccezionale, poi è anche un buon calciatore, ossia ha da fare delle conoscenze e le sta facendo e ha qualità ben delineate e definite. Esempio: in un calcio giocato sulle seconde palle e sulla costruzione lanciata è insuperabile e fortissimo, quando si gioca invce su spazi più stretti e velocità di reazione, ci son cose che sta apprendendo emigliorando  e solo la qualità di due centrali perfetti come Kim e Rrahmani non gli ha concesso molto spazio.

Quale sarà il momento in cui sarà chiaro di aver  messo mani sullo scudetto?

‘Riborda o ritonfa’ si dice dalle mie parti… sarà possibile pensarlo quando non ci sarà altra sq in condiz di prenderci come punti. Ragazzi dobbiamo ancora fare tantissime partite di livello importantissimo non solo il Napoli ma anche in Italia. Il calcio italiano ha qualità nonostante il confronto col calcio europeo e questo dice la difficoltà di portare a casa i risultati. Come contro la Lazio non abbiam fatto niente di male per perderla eppure non hai fatto punti… e io le partite le riguardo e dopo averle riguardate le analizzo e poi le rimostro: sono sicuro che non c’è da aver reazione perché la squadra ha fatto una partita importante anche se avevamo una squadra che ha fatto le cose in maniera altrettanto importante e ha sfruttato un episodio a favore come noi altre volte abbiam fatto per portare a casa il risultato. Spesso si analizzano i calci d’angolo non il rinvio ma quando la palla arriva laggiù è angolo oppure rinvio: eravamo in area di rigore quando è finita. Per i calci di rinvio la squadra deve pressare e abbiamo sempre riconquistato palla nella loro metà campo. Dobbiamo far ancora meglio, cosa che ci stiam preparando a far domani, che abbiamo da sbrogliare una matassa non facile ma vogliamo portare la vittoria a casa e sentirci fieri nel comportamento, nel modo di fare quando scendiamo in campo di fronte al nostro pubblico.

Ancora tantissime  partite di alto livello da fare, non abbiamo sbagliato niente contro la Lazio, con l’Atalanta gara difficile: quanto è difficile vincere in assoluto? Pur dando il 100% si rischia di non dare più il 101%? C’è questo rischio o sta lavorando anche su questo aspetto con determinazione e cattiveria? Si può dare ancora il 101% e non solo il 100%?

Tante volte mi sembra eccessivo, altrimenti qualche volta, altrimenti ci ha dato 5 e la squadra non lo meritava. A volte abbiam portato a casa il risultato così. I ragazzi non hanno bisogno di motivazioni perché sono consapevoli del prestigio della maglia e di questa città. Le loro, le nostre motivazioni sono la città, il Napoli e il suo popolo e se uno pensa  a questo e se uno va in campo invece di aver il problema di andare a riprendere il cugino da qualche parte per cenare insieme e invece pensa al Napoli, alla sua storia, ai tifosi, al popolo calcistico non ha bisogno di motivazioni. Essenziale è avere i pensieri giusti. Occhi alle stelle e piedi puntati per terra e si gioca.

Simeone pur giocando poco è sempre stato decisivo ed ora è stato convocato con l’Argentina: cosa rappresenta per lui questo?

Cosa rappresenta per un calciatore? Spesso ci informiamo sui calciatori, a volte con la società. E a lui brillavano gli occhi, lui è uno di quelli veri, sanguigni, la sua patria, la sua Nazionale. È una caratteristica un po’ di tutti ma per i sudamericani lo è ancor di più e anche in poche partite ha lasciato il suo messaggio indelebile e chiaro per chi lo valuta. Lui non aspira a seconda di quanto offerto, tenta e dà sempre a causa della squadra ed è quella la motivazione per cui è qui.

Raspadori come sta e quali sono i margini per un suo recupero in vista della sosta nazionale?

Va valutato, sta lavorando benissimo, in campo fa cose col pallone a livello individuale e non in gruppo per cui si aspetta da un momento all’altro il permesso dallo staff medico di poterlo utilizzare nelle esercitazioni.

Il Mondiale ha condizionato la stagione, si diceva: è un problema superato o i giocatori impiegati in Qatar necessiteranno di una gestione diversa nel finale?

Ora le partite diventano abbastanza e di volta in volta si analizzano e si valutano. Questa settimana si sono allenati benissimo come le settimane precedenti. Abbiamo un gruppo importante, serio, di quelli che ti guardano in faccia, ti ascoltano, prendono e partono! È la maggior forza che abbiamo, ragazzi sanissimi con un pensiero, un solo obiettivo, una sola ragione di esser calciatori. Vanno tutti da quella parte lì. E io sono uno di quelli che quando c’è qualcuno che dice le cose meglio di come le dico io e che fa qualcosa meglio di come le faccio io allora imparo e seguo la direzione di quel che dicono gli altri.

A Gasperini ha fatto i complimenti citando risultati e soldi: lei come si giudica nello stesso campo?

Se nel lavoro riusciamo ad abbinare risultati e guadagni per la società di cui facciam parte e lavoriamo è una soddisfazione maggiore e un piacere, una qualità da condividere con chi ha scelto e proposto i calciatori cioè quel signore lì (Cristiano Giuntoli)… se abbiamo questi calciatori, ecco siamo amici oltre che colleghi, ci si confronta e lui avendo lui un bagaglio superiore, è il suo lavoro più preciso, ha più motivi da portar dentro ma vuole anche accontentare me. E poi bisogna esser bravi talvolta a sterzare se non riesce a portare a casa il primo della lista. Questi che abbiam portato a casa son tutte prime scelte, dal mio punto vista diventa più facile aver meriti e orgoglio di aver fatto crescere il budget societario, ma spesso ci ha messo mano lui, viene da quel ragionamento lì la creazione di una squadra.

Un bilancio nel giorno del suo compleanno.

È stato il mio compleanno e mi fa piacere aver ricevuto attestati di stima e parole dai tifosi del Napoli e dai miei amici e soprattutto dalla mia famiglia ma i bilanci si fanno dopo professionalmente parlando, non il sette marzo.

In vista dell’Atalanta e Champions cambierà qualcosa nella sfida di domani?

No, non ragionerò in quel senso, ora è meglio andare sul visivo, si fanno le cose, si vede quel che è mancato, quel che avremmo potuto usare e di volta in volta  che siam riusciti a sviluppare e si prendono decisioni per la volta successiva. Mancano ancora tantissime partite e quando ci sono spazi di settimana tipo, le gambe son pulite, oggi le gambe viaggiavano e le sensazioni che io ho della squadra sono superpositive.

Il Napoli ha varie soluzioni tattiche, ma si è visto un centrocampo un po’ bloccato contro la Lazio: magari con Mario Rui più accentrato la partita sarebbe stata diversa, anche con l’Atalanta sta provando lo stesso con Olivera?

Domani Mario Rui non sarà titolare.. Che parla di un giocatore  che non c’è? Olivera ha fatto una grande partita come tutte le volte. Non so se hanno caratteristiche diverse, so che Olivera chiamato in causa ha fatto grandissime partite e due anni fa tutti lo contestavate Mario Rui e tutti davate su di lui giudizi pessimi. Mi  fa piacere ora sia così considerato e che gli sia data la considerazione che merita. Magari se stava più attento alla sua reazione… lo avremo avuto a disposizione con il suo contributo ma ora deve giocare un altro al suo posto, idem per Raspa, idem per Lozano che non c’è.  Si  va a vincere con altri.

La domanda era diversa…

Dipende da quel che fa l’avversario: anche Di Lorenzo, anche Olivera anche Bereszynski si accentra, anche se lei non li vede. Quando si gioca contro due attaccanti e stanno centrali, i terzini sono liberi, possono stare più stretti e legare con mediano e centrocampisti. Quando gli attaccanti sono tre hanno ampiezza maggiore e sei costretto a fare un po’ come contro la Lazio, alzare e allargare i terzini e il terzino è più largo perchè è quella la via d’uscita, a lato e non dentro il campo. Coi due attaccanti e i tre centrocampisti sono più dentro e i terzini possono essere più dentro come a Empoli, giocando da terzino a terzino scavando delle posizioni che ti permettono di fare inserimenti di attacchi alla linea difensiva. Quel che conta è andarci oltre la linea difensiva per trovare spazi importanti.

Ndombele: grandi qualità tecniche e atletiche ma c’è ancora un’area di miglioramento? Nel finale di stagione come potrà esser utile?

Son d’accordo con lei, è un calciatore forte e soltanto i risultati e la qualità di Zielinski ed Anguissa di questo periodo non gli hanno permesso di giocare di più e di mostrare la sua qualità. È un cubo che ha forza, tecnica, che riesce a togliersi di dosso le marcature come avverrà domani nell’uomo contro uomo. Le ultime volte che l’ho messo dentro si è fatto trovar pronto anche per pezzi di partita e poterlo usare è una considerazione che lei mi ha letto nel pensiero. È un sensitivo lei.

All’andata Elmas è stato determinante al posto di Kvara: con Lozano assente può essere anche stavolta una soluzione?

Può esser una soluzione a qualsiasi volontà dell’allenatore. Di Elmas ne abbiamo parlato: è forte, fortissimo e per come sono io lo vorrei sempre in squadra. Può giocare di più o di meno ma vanno considerate le prestazioni per metter mano alla squadra, e le prestazioni precedenti.

Kvara  e la sua presa di posizione sulle proteste in Georgia: ne avete parlato ed è rimasto colpito dal suo coinvolgimento?

Ho letto anche perché col suo social ha preso parte importante come è giusto che una persona faccia contro le ingiustizie e quello che ha scritto sul suo social facendo forza sul suo ascolto è voler scendere in piazza virtualmente e mostrando il suo pensiero. Lo abbiamo ritenuto giusto, va applaudito più di un gol. Siamo contenti di avere un grandisssimo calciatore e anche un grandissimo uomo.