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MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI IN CONFERENZA: “48 ORE DIFFICILI, MI ASPETTAVO LE DIFFICOLTÀ: I MIEI RAGAZZI HAN REAGITO A TESTA ALTA”


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa alla vigilia di Spartak Mosca-Napoli al Centro Tecnico Konami di Castel Volturno. 

La forza del gruppo e della squadra si vede dall’affrontare le difficoltà: alla luce dei fatti delle ultime 48 ore ci sono tutti i presupposti…
Le difficoltà aiutano le persone normali a diventare persone stupende o almeno ad avere un destino importante, straordinario. Mi aspettavo con una certa impazienza questi colpi, poi quando è andato tutto bene sapevamo che non poteva durare. Abbiamo avuto anche delle sconfitte e dei momenti in cui qualche calciatore non era a disposizione ma avere una gran scelta in  attacco era per esser pronti a fronteggiare queste situazioni. Ci farem carico un pezzettino ciascuno di quelli rimasti.

Dopo la sconfitta con l’Inter ha parlato di mancato coraggio: è dovuto a meriti dell’Inter o è una questione che riguarda l’atteggiamento del Napoli non ancora convinto di poter dettar legge?
Preciso: non è in generale ma si riferisce a un momento della partita. Noi l’abbiam fatta la partita e abbiam trovato una squadra fortissima in tutti i reparti che Inzaghi ha sviluppato ancor di più rispetto al lavoro dei tecnici precedenti. Una squadra in salute e noi siam stati dentro sempre, abbiam perso il controllo solo nella fase centrale ma poi c’è stata grande reazione all’ultimo. Dopo il 3-1 ognuno avrebbe abbassato la guardia noi invece abbiamo avuto quella vampata, ci siamo andati con forza e forse nell’ultimo tratto avremmo anche meritato. Parlo di coraggio mancato quando ci hanno pressato forte con la loro forza del momento: mi aspettavo qualche scelta meno comoda con più qualità perché  noi abbiam talento per fare scelte più fantasiose, scelte e folli. Invece  di buttar palla in laterale riconquisto e ricomincio e provo a proporre qualcos’altro. Passa tutto da come tu gestisci il pallone e comandi la partita, nella fase centrale mi son piaciuti poco, volevo si comportassero come nella fase finale. Quando si rintanano è anche peggio perché loro sono bravissimi nel ripartire noi non li abbiam fatti ripartire e abbiamo avuto occasioni per pareggiare.

Tante partite in una a Milano: i primi 20 minuti di grande intensità, gli ultimi 20 minuti finali idem, in mezzo una fase da decodificare e lo deve fare il tecnico. Non è un fatto atletico è invece di carattere mentale, un attimo di pigrizia, di appagamento di una squadra  che sospetta di aver inviato la partita come voleva?
Sono anche io curioso di vedere la reazione alla partita che abbiamo fatto, ne abbiam parlato brevemente, il focus importante è questo: quando loro han tentato l’assalto dopo lo svantaggio è lì che la squadra doveva credere che fosse il momento migliore. Noi preferiamo che ci attacchino per avere gli spazi ed è il livello che fa la differenza, quanto diventi feroce quando la vai a prendere e quanto diventi quantitativo quando ti vengono a prendere: è qui che va alzato il livello. Noi abbiamo sbagliato di accontentarci nel rompere l’azione senza trasformarla in ripartenza, poi non siamo stati fortunatissimi negli episodi ma gran reazione da ultimo.  Quello è il modo di ritornare negli spogliatoi e rifare il primo allenamento stamane alla vigilia della prima trasferta che mi racconta cosa hanno in testa i calciatori e cosa vogliono fare. Comportamenti che sono sotto gli occhi di tutti e che ci dicono quale  sarà il nostrp prossimo destino. A cose che avrebbero fatto abbassare la testa a tutti, loro l’hanno alzata e fatto un grandissimo allenamento. A qualsiasi discorso rispondono in maniera corretta, sono quelle le risposte al momento che attraversiamo e abbiamo attraveresato. Come bilancio totale è superpositivo,  bisogna reagire a quelli che vogliono che questa di domenica sia più di una sconfitta.

Mister, lei ha lavorato  tanto in Russia: potrebbe dirci qual è il livello del calcio russo nei confronti di quello italiano ed europeo?
A livello europeo c’è  tanto da imparare: anche noi - ci dicono - non siamo all’altezza. Ci sono squadre in Russia di primo livello e questo livello è al pari del nostro calcio.

Domani gara fondamentale per saggiare lo spirito forte della squadra; quanto sarà importante Mertens per sopperire all’assenza di Osimhen?
Non vogliamo portarla oltre questa qualificazione, abbiamo l’occasione di chiudere qui. Mertens + nella rosa di calciatori importanti a mia disposizione e quel che ci ha messo in più per recuperare dall’operazione che ha subito rientra nelle poche valutazioni prima della partita in previsione del doppio turno settimanale.