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VENERDÌ 13 MAGGIO 2022 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI: “È CAMBIATO CHE MI SENTO MENO SOLO; NON HO PARTENOPE DENTRO? PERCHÉ SOTTOLINEARE SOLO QUESTA FRASE DI ADL?"


Per un Napoli forte c’è bisogno di una informazione che ci rispetta e non crea dubbi ad arte


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua conferenza stampa all’antivigilia di Napoli-Genoa presso il Centro Tecnico Konami di Castel Volturno. L’anticipo è stato dovuto alla tappa del Giro d’Italia prevista per domani, con conseguenti problematicità per raggiungere Castel Volturno. Una conferenza stampa burrascosa nella quale il tecnico azzurro ha discusso animatamente con alcuni giornalisti nella parte finale.

In attesa del collegamento Spalletti scherza con SKY: "Se vi aspetto un minuto? Starebbi qui tutto il giorno. Non fumo e non bevo". 

Col sorriso: dovessero riportarle la Panda ne avrebbe due… una la lascerebbe qui a Napoli per vivere la città?
Se comincia così lei la prendo per le orecchie e batto a terra dal ridere… la Panda vediamo in che stato me la ridanno, le gomme come sono e se poi non mi ritrovo i cd di Pino Daniele non la riprendo… facile da valutare e quando accadrà…

Giochino serio: sente un’aria diversa rispetto a 5 settimane fa dentro di sé e intorno a sé?
Può darsi: quado sono arrivato non ho trovato contestazione ma peggio: indifferenza. In molti non sentivano più il legame con il Napoli e in certi momenti mi sembrava di essere il solo a credere in questo Napoli. Oggi che siamo tornati in Champions c’è addirittura rammarico per non aver combattuto fino in fondo. È cambiato qualcosa, mi sento meno solo. Questo è cambiato, molti di più credono al Napoli, altrimenti si vanno a riprendere le griglie di Champions  fatte dai giornali un anno fa, io  volevo portarle all’ultima giornata. In che posizione mettevate il Napoli dopo Sarri alla Lazio e Mourinho alla Roma? Tutti  ci mettevate in settima posizione, per tutti eravamo fuori dalle prime 4. Ora è cambiato qualcosa perché tutti si sperava di vincere lo scudetto.

Da una casa a Napoli può dipendere la sua integrazione e napoletanità?
Penso vivere in hotel sia dedicarsi totalmente al lavoro. Ci sono più opportunità per socializzare in hotel rispetto a  una casa domestica con la famiglia. Ho trovato la soluzione, ho fatto un preventivo per un camper e il prossimo anno giro un quartiere della città alla volta e partecipo anche a tutte le feste rionali… una sosta la voglio a piazza Dante alla libreria di Tullio Pironti che non ho fatto in tempo  a conoscere perché purtroppo è successo quel che sapete. Un grande uomo, tifoso del Napoli e con lui avrei fatto una partita a scacchi o a scopa. C’era il rischio di buscarle se facevamo a cazzotti, era uno tosto vero… ho cominciato a leggere il suo libro, me l’ha consigliato uno dei miei figli appassionato di boxe…

Lo striscione sulla Panda è inqualificabile: ora si sente meno solo, le chiedo, meglio la contestazione che l’indifferenza, ma come ci è rimasto davvero a leggere una cosa del genere? L’ha colpita dentro? Sta già lavorando al Napoli di domani, il futuro è domani.
Striscioni: a parte che ieri in hotel c’erano dei ragazzi ad aspettarmi e dirmi mister non siamo quelli lì, stamani ho trovato un foglio A4 al tergicristallo che era benevolo per me. Stessa valenza, se porto quel foglio potete trarvi articoli, ha la stessa valenza dello striscione che possono fare anche in due. Chiunque può farlo. Per me tutto il Napoli ha fatto il suo striscione e anche firmato. La nostra firma l’abbiamo messa su un campionato bello, intenso e difficilissimo dove abbiamo raggiunto un traguardo molto importante, il più importante dopo la conquista del titolo: la Champions. Il rammarico è comprensibile e siamo i primi a esser dispiaciuti ma poi di strada è stata fatta tanta e i calciatori sono un gruppo di ragazzi che ha superato avversità importanti. Per raggiungere un posto nell’élite europea a Torino eravamo 12 giocatori contati e sono risultati importantissimi, vittorie su campi esterni importantissimi. Ci si ricorda solo di quelle giocate in casa che purtroppo rimarranno addosso e siamo i primi a esser dispiaciuti. Di questa squadra bisogna essere orgogliosi e ha superato un momento difficile. Napoli del futuro? Certo! Cristiano Giuntoli è di là, anzi è qui e parliamo apposta del futuro della squadra, guarda gli allenamenti e si rende conto come il presidente in settimana come vengono sviluppati gli allenamenti e la professionalità che viene usata. Riusciremo a esser forti se avremo calciatori forti che pensano giusto e hanno un comportamento professionale e tifosi che ci sostengono come una informazione che ci rispetta e non crea 2000 dubbi ad arte… se prendiamo tutte le  cose che sono uscite in settimana non si fa in tempo. Una miccia buttata lì è stata messa. Vogliamo un ambiente più pulito possibile. In campagna si usano prodotti ecologici e non diserbanti cioè veleni. Per un Napoli forte si  ha bisogno di tutte queste cose e passi in avanti si posson fare.

Che atmosfera si aspetta domenica al Maradona?
Il calcio deve essere credibile per sopravvivere nel cuore della gente. Vogliamo fare una partita bella, intensa, vera per i nostri tifosi e il numero dei tifosi ci dice che in tanti ci vogliono bene e a loro va restituito con una prestazione di livello. Ricordo partite difficili col Verona che ha fatto bene, il Genoa contro la Roma, sono tutte motivazioni molto importanti per far venir fuori una bella partita, oltre al fatto  che è l’ultima di Lorenzo al Maradona. Tra i tanti motivi per cui ho accettato  questa panchina è poter lavorare con Insigne anche solo un anno. È stato per me motivo di orgoglio e lo ringrazio per la disponibilità verso di me e i suoi compagni. È stato un riferimento importante per tutta la  stagione. Come tutti gli altri ha il merito di aver prodotto questo risultato finale, sempre con il rammarico di quel periodo.

Se l’opzione per il terzo  anno dipendesse da lei avrebbe già firmato il rinnovo?
Di sicuro lo sarò il prossimo anno. Ripeto: dite i dubbi che avete, io non ne ho. Il terzo anno è troppo in là. Ci sono novità tutti i giorni, tutte le mattine che ci alziamo c’è qualcosa di nuovo e vediamo dove porta. Stiamo facendo il nostro lavoro correttamente, tentando di valutare anche la volontà di raggiungere il podio e di cominciare a creare un Napoli sempre più forte nonostante quanto sia accaduto in questo periodo. Apprezzo chi vuol stimolarci e vuole puntare a obiettivi sempre più ambiziosi ma a volte  si deve combattere con cose che son fuori misura, a volte fatte anche ad arte, il tentativo di distruggere i miglioramenti fatti dall’anno scorso e sono tanti e c’è arte in questo tentativo qui. Bisogna perdere energie per difendersi, si va avanti per costruire un Napoli sempre più forte. In molti ne hanno il desiderio la prossima stagione.

Futuro e presente: ha il pensiero provare qualcosa di diverso per domenica?
Come calciatori? No, niente esperimenti, si vuol mettere in campo una formazione che si ritiene più  forte per una partita difficilisima col Genoa che ha fatto passi avanti evidentissimi nel suo nuovo corso con Blessin. Vedrete che ci sarà da soffrire: attuano il sistema di sbattere addosso con forza, è una squadra fisica, che attua un calcio frenetico, totale per tutti i minuti della partita e noi ci mettiamo in campo in base a necessità e qualità la formazione migliore.

Striscioni contro di lei e contro la società: è un momento difficile:  secondo lei perché questa atmosfera?
Ne abbiamo già parlato. Anche noi abbiamo composto il nostro striscione firmato Champions. Perché me lo dovete dire voi che siete a conoscenza di storia e storico di chi gira intorno alla società che voi alimentate dubbi. Noi abbiamo deposto le armi prima di Torino? lo chiedo io a lei me lo disse lei.

Noi siamo al di fuori…
Ma siete al di dentro e lo avete scritto in tanti ‘facciamo una passeggiata prima di Torino e non risponde, mi delude: chi mi risponde?

Ognuno si prende la responsabilità di quel che dice.
Anche lei aveva un dubbio, lei di non arrivare in Champions, mi faceva domande. Lo vediamo insieme e se ne possono vedere tante.  Vuol rispondere sul perché la stragrande maggioranza diceva

Chi dice queste cose deve prendersene le responsabilità.
Anche voi prendete uno striscione che magari hanno fatto in due e ne fate prime pagine. Tutti i giorni arrivo alle 8, una mattina arrivo alle 7 30, parte una telefonata anonima si chiama Sky per riprendere e si fa un po’ di pubblicità. Vidi i ragazzi e gli diedi una mano ad attaccare lo striscione. L‘altra settimana ADL  disse che ero un ottimo allenatore poi poco dopo aggiunse di Partenope dentro e voi che avete detto, che ero una brava persona? No avete parlato di poco Partenope dentro, avete fatto uno zoom in dove vi interessa, per alzare polvere perché se non si voleva alzare polvere dovevate prendere tutte e due le cose, il titolo è quello lì, vuol dire alzare polvere

La mia testata ha titolato a suo favore: ha visto lo striscione contro la società e non va tolto il merito della Champions, si chiedeva il perché?
Non so, leggo di contrapposizioni tra tifosi poi incontro gente andando in hotel. I tifosi del Napoli la pensano come noi nel mio quotidiano, sono dispiaciuti ma anche contenti per il lavoro fatto però poi non aiuta il porre attenzione su Partenope. Ne ha dette altre di cose De Laurentiis che potevano essere evidenziate, invece solo quello. Lo sa anche la gente, si fa una idea. Personalmente tento di fare avvicinare più gente possibile al calcio perché il calcio è uno sport importante, che dà una socializzazione importante e dà lavoro a tantissimi, in Inghilterra tantissime persone lavorano in uno stadi modernissimi, nuovi senza tifo contro. Questi stadi moderni dove non si fa tifo contro con tanti bambini, far vedere che si contesta un terzo in classifica davanti a dei bambini non va bene. Va benissimo contestare la partita di Empoli e se ne pagano le conseguenze e accettiamo le critiche. Poi vediamo altre partite giocate anche nell’ultima giornata dove una squadra  vince e viene ribaltata in 3 minuti: poi anche in Champions una squadra ha un risultato e in 5 minuti tra sgoccioli di tempo regolamentare e supplementari e passa un gol sotto. È un’altra bellezza quella dell’incertezza dei risultati. Parlo e mi comporto sempre cercando di tirare in campo più gente possibile nel calcio dando forza a questo sport per il quale ho fatto tantissimi km e ho avuto soddisfazioni, ho ‘pianto’, ma questo è un bello sport, bisognerebbe portarlo anche nelle scuole. Poi diventa uno stadio pieno come domenica, sarà bellissimo. Gli stessi fuori il rettangolo vengono coinvolti in qualcosa di bello. Avvicina le persone e dà una crescita corretta ai bambini che devono fare sport, non solo calcio, meglio se calcio. Se si va a cercare qualcosa per rovinarlo mi dà fastidio e reagisco. Ho sempre fatto così e non mi sono mai tirato indietro.

Un aggettivo per definire Insigne quest’anno?
Uno solo? È poco… magnifico? Già usato per un altro… il professionista. Così l’ho trovato, professionista in tutto quel che fa, disponibile con le sue caratteristiche a aiutare sempre tutti a fare quello che gli vien richiesto anche dove non ci sono le sue caratteristiche, alle punte esterne chiedo sempre di rincorrere i terzini e abbassarsi sulla sua difesa e lui fa molti metri durante le partite. Il comportamento dà molti insegnamenti a tutti i compagni in questa stagione e credo anche le altre. Poi ha un piede importantissimo e me ne rendo conto anche se a volte la partita gli toglie qualcosa sia fisicamente che nella struttura, a seconda della partita che viene vuori, è un giocatore top top top.

Una precisazione: non attacco nessuno: ho grande stima di lei e della sua onestà ma le cose vanno fuori e non voglio che passi un messaggio sbagliato.
Anche io non voglio che passi un messaggio sbagliato.

Siamo tutti dentro un linguaggio mediatico che conosciamo, come conosciamo il gioco delle parti. Se un giornalista prende una frase del presidente che ti riguarda non è colpa del giornalista. Se il presidente dice che Spalletti è il più bravo è una frase ma se un presidente aggiunge con un messaggio subliminale che si chiama ‘opacità’ che non ha Partenope dentro e che ha moglie e figli a Milano, le regole dell’informazione ci impongono di tener presente questo. Una precisazione doverosa.
Una precisazione doverosa anche per i miei calciatori, dicevo che è stato scritto che il Napoli aveva deposto armi. Se si fa un allenamento in più e si vuol mettere in evidenza cosa, che cosa?

Se ho la giornata per scrivere faccio un articolo anche io. Se si fa una scelta vuol dire che si vuol creare fastidio. Rispetto per i giornalisti ma anche per i calciatori che si sono allenati un giorno in più  perché capiscono che è il momento di fare un passetto in più  per la volontà di creare un Napoli sempre più bello e vincente.

Una precisazione arriva anche dall’addetto stampa del Calcio Napoli Guido Baldari:
“Per intervenire a favore di ADL che è assente, il presidente ha detto ANCHE che il mister non ha Partenope dentro e il mister ha sottolineato che è stata riportata solo una cosa. Il mister ha sottolineato che è stato preso solo UN passaggio di quella intervista”.