TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



SABATO 21 MAGGIO 2022 - CONFERENZA STAMPA

SPALLETTI: “KOULIBALY, OSPINA E MERTENS VERI LEADER. MERCATO? HO UN CONFRONTO DIRETTO CON LA SOCIETÀ”


Così il  tecnico azzurro nell’ultima conferenza stampa di stagione


 
     
0


A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Luciano Spalletti ha tenuto la sua ultima conferenza stampa di stagione alla vigilia di Spezia Napoli presso il Centro Tecnico Konami di Castel Volturno. Una conferenza atipica, molto lunga, nella quale i temi e gli spunti di interesse non sono mancati.

Assente Baldari per Covid, modera la conferenza Nicola Lombardo.

Spalletti: “Mi dispiace sia l’ultima volta… vi porterei in vacanza con me…”

Bravi a raggiungere la Champions con un discreto margine di anticipo: questo dà la possibilità di proiettarsi verso il futuro. Ci son state chiacchierate in questi giorni? Che Napoli sta venendo fuori e che prospettive sta maturando?
Domanda alla quale diventa difficile rispondere se non quasi impossibile ora. La competitività dipende da tanti fattori. Ci vuole la capacità di rinnovarsi a fine ciclo perché questa squadra un po’ lo è a fine ciclo, con tante scadenze di contratti, più calciatori che hanno un’età e la società  valuta anche questo. Rinnovarsi restando competitivi, perché dobbiamo restarlo e per i calciatori nuovi e vecchi ci vuole sempre un periodo di adattamento. Poi va considerata la capacità di rinnovarsi anche degli avversari che  vogliono tentare di rientrare in Champions, anche quelli che ne sono stati esclusi è quello il primo obiettivo  di tutte le società. Non si parte da quella differenza che è la classifica finale di quest’anno, si riparte tutti da zero, questo crea equilibrio dove lavorare. La Fiorentina ha fatto investimenti ed è dentro, con la qualità che ha mostrato Italiano e la forza mostrata in tante partite. Il condominio si allarga. Occorre esser molto bravi perché nella competitività di queste 8 squadre non sia scontato partire da lì per arrivare dentro quella competizione. A volte ci sta dover rincorrere, come abbiam fatto avendo perso qualche partita, rimontando e dimostrando di avere una squadra  di carattere.

Per Koulibaly si incatenerà ancora?
Anche un anno fa si parlava di tante cessioni invece non è successo, sono andati via solo quelli a scadenza. Proviamo a far finta di esser allenatori tutti e due io e lei, che in squadra hanno Koulibaly, come la pensiamo? Io l’ho già fatto un anno fa: è incedibile. Sono quei calciatori che sono disposti a dare una mano a tutti, che han sempre quella capacità di andare a metter mano dove bisogna. Quando sale il livello della partita singola lui diventa grosso, forte, in base alla necessità. È modesto. Non strafà, se poi trova uno forte gli passa avanti uguale. È incedibile per me anche perché vogliam fare un altro camp importante e se prendi un altro più giovane compri un calciatore, mentre un leader come lui lo si diventa negli anni, anche stando in questa città a respirare la passione per questo sport. È una persona perbene: assimila passione e restituisce palla o rimbalzo verso questa passione.

Sarà un mercato ‘liquido’, in evoluzione: in mente sua ha punti fermi per il mercato oltre Koulibaly, ci sono giocatori da cui ripartire?
Difficile rispondere pienamente. Posso dire che ho un confronto diretto con la società, con la direzione sportiva; con lo scouting siamo sempre in contatto, vengono agli allenamenti. Ho fiducia in questa società e queste persone che mi stanno vicino e con le quali parlo. Scontato è dire anche che avrem bisogno di integrazioni di qualità, proporzioni uguali alle eventuali partenze. La competitività passa da squadre come la Juve che non si accontenta di arrivare in Champions, ma vuol vincere lo scudetto, idem Milan, Inter, ecc. Ci vuole adattamento e qualità da mettere sul piatto per tener botta con i colossi, poi esser bravi a trovarli se ci sono eventuali partenze dello stesso livello.

Sensazioni su Koulibaly: ha parlato col ragazzo? Sarà lui il prossimo capitano?
Sono fortunato perché ho contatti coi ragazzi e sento un po’ di cose. In conseguenza delle ultime dichiarazioni presidente non so perché è passato poco tempo. La società sa dell’importanza  di Koulibaly  ma spero ci sia la possibilità di trovare un punto d’incontro. Koulibaly non è uguale agli altri, per tanti motivi e probabilmente per qualcuno occorre una attenzione differente. Son cose però che vedremo nei prossimi giorni.

A proposito di giocatori in scadenza, Ospina e Mertens: lei ci parla tutti i giorni, che sensazioni ha? Continueranno a Napoli?
Quel che può diventare un po’ pericoloso è questo ‘fine ciclo’ di diversi calciatori. Si parlava anche del fatto che abbiamo vari leader e sono anche a scadenza. La partenza del capitano che sapevamo da gennaio, c’era da gestire un po’ la situazione nonostante la sua professionalità e disponibilità per la quale gli rinnovo i complimenti. Perderli tutti, proprio tutti… è un po’ come comprare il calciatore ma non il leader che ci vogliono anni. Tecnicamente  un esempio è Mertens: anche la storia parla per lui, il contributo che ha dato in stagione è tantissimo e si è visto quando scende in campo lui. Stesso discorso per Ospina: sono calciatori che hanno esperienze da trasferire allo spogliatoio anche quando non parlano, Ospina ad esempio non  è uno che  parla tanto, ma è dolcissimo e saluta tutti non alzando mai la voce, non ne ha bisogno per attrarre l’attenzione dei suoi compagni. Complessivamente è una situazione che la società valuta.

Il Napoli contro squadre fisiche se l’è sempre cavata… vedi Bergamo. Magari  si discute sulle partite in casa...
Non guardo solo ai risultati ma anche ad altro. In alcune partite siam stati costretti ad abbassarci tanto, fin dentro la nostra area, pur ripartendo bene. Vogliamo creare una squadra più equilibrata in campo attaccando il più possibile e la soluzione è tener palla sempre, anche nella prossima stagione. Difendersi in area comporta molti rischi sempre. Anche la forza e la fisicità diventa fondamentale. Basta vedere anche il gol di Darmian sul secondo palo ti ritrovi questa differenza sulla seconda palla: lì non conta la tecnica o la furbizia ma la stazza. Con 20 cm di differenza… sto molto attento a quel che fanno goi altri e imparo. Prendiamo l’Atalanta, loro prendono due piccoletti davanti ma questi hanno anche forza pur essendo piccolini. Lobotka ha forza quando ti viene addosso è un bel torello. È quello lì, è una cosa dalla quale non si può prescindere.

 

Di Lorenzo e Mario Rui saranno certezze anche per la prossima stagione. È importante proseguire con loro?
E sì, altrimenti se tiriamo in ballo anche questi diventa difficile andare a trovare qualche certezza. Questi due non me li sono mai immaginati in un possibile mercato, Dilo e Mario. Casomai la linea difensiva se dovesse partire Ghoulam dobbiam prendere il terzino sinistro  per forza. Mario ha fatto vedere tutte le sue qualità professionali oltre che ha saputo  essere allenatore di se stesso giocando tutte quelle partite. Ha  una gestione extra da gran campione! È quasi impossibile ripetersi.

Vale più Insigne per i napoletani o Totti per i romani: quale il peso specifico?
Per me sono ugualmente due calciatori fenomenali, due per i quali i bambini sognano di diventare calciatori e non sognano per me in panchina  ma per fare quelle giocate lì. Sono quelli che fan la differenza se sostenuti e se riescono ad abbinare corsa, contrasto e recupero posizione. Ogni allenatore vorrebbe averli, hai voglia di fare prove e riprove: con una giocata e qualità di piede cancellano tutto. Insigne… non so se ha messo a fuoco nei suoi pensieri che svegliarsi a Toronto o altrove nel mondo è diverso da Napoli... mi piacerebbe vederlo la prima volta che capirà che è lontano dalle sue radici. Son convinto succederà anche a lui come a tanti e soprattutto come Napoli che sta sulla pelle quando diventi un calciatore di questa squadra e sei un leader di questa squadra come lui. La soluzione potrebbe essere mettere il quadro di un vulcano a capo del letto e guardarlo per 20 secondi e sognare.

Napoli  e Roma: quale tra le due città trasferisce più energia?
Lei è un giornalista di qualità, decida lei… è sicuramente bravo per trovare la  soluzione giusta.

Tra i giocatori da cui ripartire ci sono anche Fabian e Zielinski? Novità nel suo staff?
Secondo me succederà poco anche quest’anno in termini di mercato, tante le valutazioni da fare sui singoli. Contano le tempistiche e gli anni di contratto, le cifre e io non sono adatto a questo, Giuntoli sa farlo benissimo oltre ad ADL. Non lo so, son tutti discorsi che verran fuori giorno dopo giorno. Il mio staff… ha ricevuto… la soffiata… si va a capire quello… Baldini ha deciso di prendersi un po’ di tempo per dar seguito o no alla sua carriera. Necessitava spazio per la sua famiglia e ha deciso di fermarsi, la valutazione di sostituirlo la vedremo nei prossimi giorni. Ve lo diremo come sempre.

Dopo l’ultima conferenza al Maradona è stata evidenziata la forza fisica:  maggiormente in quale reparto se ne avrebbe più bisogno?
Più volte ho detto che le squadre adesso ti vengono addosso e ti sbattono fisicamente per creare in fase offensiva e difensiva. Molte squadre la randellano subito la palla e si va ai duelli fisici, con una verticalizzazione molto aumentata, con spallate conseguenti. C’è da valutare che sarebbe meglio mettersi al passo coi tempi. Ad esempio, Anguissa per noi  è importante, diventa fondamentale ma almeno ADL  ha detto che lo riscatta e siam tranquilli. Altro esempio è che  spesso ha giocato Mertens titolare, Osimhen e Mertens con anguissa è diverso dal non  avere Anguissa in campo.   

È uno di quelli che non importa aspettare che maturino, è già lui il calciatore che mancava. La vedo dura… lui lo sente dalla mattina alla sera si sente con il presidente. Calciatore fenomenale, sa giocare corto e lungo. Mette la palla sui piedi coi giri contati, batte le punizioni, puoi preparare tutti gli  schemi che vuoi ma se non hai uno che li batte bene è inutile trovare soluzioni e lui è calciatore di livello. Noi in quel ruolo abbiamo uno che ci fa dormire sonni tranquilli. Lobo è così: vede meno lungo e ha meno gittata  ma nella gestione di palla… da lui partono molte cose e se ti offuscano quella posizione è più difficile ma ha numeri per uscirne. Merito suo.

Si sta battendo per confermare Ospina e Koulibaly: fa uguale anche per Mertens anche chiedendo garanzie per giocare di più?
Sì. Do il mio assenso anche a Mertens dicendo che è un leader nello spogliatoio, voleva  andare in questo spazio. Me lo ha  chiesto ADL e gli ho detto che lui può rimanere.

Cosa farà dopo Spezia-Napoli e porterà anche lei un quadretto di questa città?
Il giorno dopo sarò in Toscana a casa mia in campagna perché mi piace quel contatto e nella confusione cittadina non  mi trovo tanto a mio agio anche se di tanto in tanto mi piace viverla. La mia famiglia è a Milano la ma campagna è il mio habitat. Peraltro resterei volentieri anche a La Spezia. Mia moglie e di La Spezia e due miei figli sono nati lì, ho tutto di lì e mi piacerebbe fermarmi ma vado in Toscana. Quadretto? Ci ritorno a Napoli… posso non portarmi niente e rivedere tutti tra 10 o 15 giorni quando ritorno, finite le scuole poi ritorno qui per andare al mare con mia moglie e i miei figli. Camper? Da  vagliare bene, costa più di un appartamento...

È merito suo il riavvicinamento dei tifosi alla squadra dopo il famoso Napoli-Verona, con la conquista della zona Champions ed aver sfiorato il sogno scudetto ma anche con  le parole, spesso anche simpatiche con le citazioni della storia di Napoli, di Pino Daniele. I tifosi però sono stati definiti vessati: vincere qualcosa a Napoli passa anche per una comunicazione tra stampa e società, nel crescere tutti insieme?
Tifosi: se son venuti di più allo stadio il merito è della qualità del  gioco espresso dai ragazzi e dell’affetto di questa città per il calcio e i colori azzurri. Anche quando i tifosi rimangono a casa rimangono male, vogliono partecipare, vogliono giocarle le partite e si percepisce. È stato un momento dove per reazione rabbiosa hanno detto ‘io non vengo’ per staccarsi dal troppo amore che li faceva star male. I calciatori hanno espresso qualità e fatto bei gol. Abbiamo avuto la miglior  difesa insieme al Milan, motivo in più per fare una bella partita domani, specie per la difesa. Tutti  vogliamo vincere e vorremmo che la squadra facesse benissimo. Il  rammarico per non aver lottato fino alla fine per il titolo ci disturba e ci dà fastidio, anche a noi. In alcuni momenti ho detto ‘gas a manetta’ per dare una iniezione  di autostima e consapevolezza di forza verso la squadra perché vedevo non  ci credevano fino in fondo, ecco perché siamo andati fuori giri o siamo andati in over, ma tornassi indietro lo rifarei. Era la cosa più giusta da fare. Vogliamo vincere tutti, chiaro, ma la partita è sul ‘posso vincere’? Bisogna essere legati a una costruzione di un modo di fare, costruire, lavorare, che sia corretto ed equilibrato altrimenti si rischia il capitombolo perché il sogno è più grosso della realtà.

Mertens poteva darle il conto e il conto è arrivato… si è ricreduto?
Io l’ho fatto dicendo anche che in alcune partite che abbiam giocato bene e vinto pur senza Mertens. È forte, esperto nella finalizzazione,  ti dà una mano ma c’è sempre da tener presente l’equilibrio della squadra. Quando ho usato di più, Mertens ha fatto vedere di che stoffa è fatto e mi ha dato il conto e io lo pago. Per me resta e ha risposto, non lo metti in condizione di esprimersi al meglio in quel ruolo lì:  quando tira in porta è un cecchino disumano, anche quando sceglie la traiettoria della palla può andare un metro lontano dal suo obiettivo ma non si sposta oltre un metro e poi fa subito la sintesi del punto più vulnerabile del portiere.

Osimhen: quanto c’è di suo nella sua crescita in stagione e se si aspetta di lavorare ancora con lui.
Abbiamo scoperto delle cose che purtroppo per i suoi infortuni e  la vicinanza delle partite, per il bisogno che lavorasse con la squadra  a pacchetto completo senza andare nel particolare, abbiamo scoperto che andavamo in buca… se alzi la palla diventa micidiale, ha una elevazione fuori norma! Avendolo subito a disposizione,  sapendo le sue qualità, è un enorme vantaggio per lui e noi e son convinto che lui continuerà a fare molti gol aumentando sua qualità in realizzazione.

Top player: ha fatto i nomi a Giuntoli anche per i gregari visti gli impegni ravvicinati che si prospettano? Ha dato direttive?
Abbiamo toccato più  tasti. Ho da lavorare sul campo io ma Giuntoli è sempre qui a vedere gli allenamenti, idem Pompilio e loro fanno delle sintesi per esser pronti da tutte le parti e completare la rosa è il nostro parlare quotidiano. Per le direttive meglio andare nella realtà momentanea: se ti portano via qualcuno, alcuni nomi ce li abbiamo, ma se ti dico un nome di un ruolo preciso il mio calciatore può anche pensare che non sia gradito. La squadra ha fatto bene e ha mostrato qualità. Occorre esser pronti, se ce ne portano via qualcuno, completando alcune cose. Tra l’altro Kvaratskhelia è stato già preso, completando la mancanza di Insigne.

Cosa chiede a questa partita di domani? Ci sarà una gestione insolita?
Cosa chiedo? Quel che ho visto in tutta la settimana: si son allenati benissimo, non ci sarà Ounas, che si è sentito tirare un adduttore. Quindi lui sarà out insieme a Lozano che si è operato. Poi vengono tutti. Il dottore me ne ha tolti un paio di giocatori, anche lui fa la formazione.

Facce nuove?
Tutte facce famosissime le nostre, avete dimenticato Zanoli convocato in Nazionale e gli vanno fatti i complimenti da tutta la squadra e dallo staff: è una soddisfazione per tutti avere lui in Nazionale. La qualità degli allenamenti, pur avendo giocato poco, è tanta ed è cresciuto dietro il suo maestro di ruolo. Basta che gli faccia da ombra e ne assorbe le qualità. Fortunato perché anche se cambia ruolo gli fa spazio Di Lorenzo.  Tutta la formazione? Ve ne do tre o quattro. Me ne dice 5 sicuri dello Spezia? Ghoulam, Zanoli, Petagna, Zielinski e Meret giocheranno.

Il mister aggiunge sua sponte in chiusura:

Dopo questa stagione negli ultimi 10 anni sono 9  volte che si va in Champions. E si potrebbe aggiungere anche qualche altro anno ma rimaniamo nell’ultimo decennio e per voi c’è una bottiglia di vino.