A cura di: Redazione
Fonte: Radio Marte
L’ex attaccante azzurro Roberto
Sosa ha parlato a Radio Marte del
momento del Napoli, di Conte e del ‘problema del gol’. “Premesso che Conte è un allenatore top, tra i
migliori in assoluto in Italia e che, tatticamente, lo è anche in Europa, dal
punto di vista della comunicazione, però, sembra alle prime armi: non mi ha mai
convinto. Un paio di settimane fa aveva dato dei ‘guerrieri’ ai suoi
calciatori, parlava di dare fastidio da primi in classifica, poi a Bologna la
prestazione è stata orrenda ed ha cambiato discorso. La comunicazione di
Conte mi spiazza ogni volta che parla, non lo capisco. Io la penso così:
non è un grande comunicatore. Non so come reagirà alle sue parole lo
spogliatoio, ma noto che i giocatori di oggi guardano avanti e fanno finta di
niente, magari sarà così anche questa volta… Io sarei andato a bussare alla
porta dell’allenatore e per chiedere spiegazioni. In tv, a Tele A, avevo
detto che la squadra a Bologna sembra che abbia giocato contro l’allenatore per
la prestazione, orrenda, offerta, analogamente alla prova dell’Atalanta contro
il Sassuolo. Da opinionista lo dico come percezione. In ogni caso secondo
me, nel momento in cui ha tolto De Bruyne a Manchester dopo 20
minuti, è lì che è successo qualcosa. Non lo dico da ora, ma da tempo.
Il Napoli segna pochi gol anche per motivi tattici:
Hojlund a Bologna effettivamente è stato tra i più combattivi, ha difeso bene
palla ma aveva i vari Lobotka, Anguissa e McTominay a cinquanta metri. Non
essendo Ronaldo o Messi, ha bisogno di avere un supporto vicino e per questo
non me la prendo con lui se non tira in porta. La partita di Bologna non fa
testo, perché è stata gestista ed interpretata male da tutti. Lukaku
in coppia con Hojlund? Sarebbe un duo straordinario. Mi mette i brividi: un
3-5-2 con due punte così, da tifoso, sarebbe qualcosa di bellissimo. Bisogna
aspettare il recupero di Romelu, ma posso già dire che l’Inter di Conte giocava
con Lukaku e Lautaro, e l’attacco Lukaku-Hojlund sarebbe ancora più forte, con
le dovute proporzioni e considerando l’età di chi prendiamo in esame”.
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