A cura di: Redazione
Fonte: ANSA
Addio Riad, forse si torna alla finale unica per la
Supercoppa: e' l'idea di Ezio Maria Simonelli, presidente della Serie A, che
pero' precisa che a decidere deve essere il Consiglio di Lega. "Non abbiamo più il vincolo della doppia semifinale -
ha detto Simonelli a Radio Anch'io Sport -. Il prossimo anno si giocherà la
Coppa d'Asia a Riad e i sauditi, pur avendo ancora un'edizione
contrattualizzata, hanno già detto che rinunceranno. Saremo liberi di scegliere
luogo e formato. La mia idea è quella di tornare alla formula classica: finale
unica tra vincitrice del campionato e vincitrice Coppa Italia. Se si andrà
verso la finale unica, la data potrebbe anche essere all'inizio del campionato,
come in passato. Ma sono scelte che riguardano il Consiglio di Lega, come del
resto anche il luogo della finale". Simonelli ha anche replicato alle polemiche su Milan-Como a
Perth, dopo l'annullamento dell'appuntamento. "Non voglio entrare in
polemica con il ministro dello sport Abodi. Parlare di superficialità quando da
mesi i nostri uffici erano in continuo dialogo con i vertici del calcio europeo
e mondiale mi sembra ingeneroso, è un po' strumentalizzare l'accaduto per dire
al pubblico quel che vuole sentirsi dire". "Da tifoso - ha aggiunto -
posso capire che giocare una partita a 13mila km da noi sarebbe stato anomalo,
penalizzante per i tifosi, ma era una scelta non della Lega ma dei club
interessati. La Lega ha solo portato sul tavolo una serie di proposte e quella
dell'Australia era di gran lunga la più vantaggiosa. Ma le condizioni poi si
sono dimostrate impraticabili. Secondo me, era volontà fin dall'inizio da parte
dell'AFC quella di non voler far giocare questa gara. Non si voleva che
l'Italia fosse la prima a rompere questo tabù ed è stata sbarrata la porta. Dal
punto di vista commerciale, questa è un'occasione persa". Il presidente della Serie A ha parlato anche dei play off
della nazionale per i Mondiali. "Da parte di tutti i club, c'è la massima
volontà di aiutare Gattuso. Spostare una giornata di campionato è molto
difficile, il calendario è molto serrato. Sullo stage le società hanno dato la
loro disponibilità. Da parte nostra cercheremo di fare il possibile per aiutare
il ct, se lo merita". Per il 2026, insomma, l'auspicio e' "che la
Nazionale ci porti finalmente a rigiocare il Mondiale e che poi si possa fare
un Mondiale degno della nostra tradizione". Simonelli ha ribadito la sua idea di anticipare le serali
alle 20 ("ma sul fatto che possa concretizzarsi presto ho qualche dubbio,
ci sono delle forti resistenze. Sono le tv che devono convincersi"), ha
parlato delle lamentele per il pallone arancione ("una scelta non felice:
abbiamo ricevuto tante giuste proteste su questo, ci sono persone che non
riescono a vederlo per il daltonismo. Abbiamo chiesto al nostro fornitore di
anticipare la fornitura di nuovi palloni ci vorrà qualche tempo") e infine
e' tornato a parlare della richiesta di riportare la A a 18 squadre. "Non
riguarda solo la Serie A, ma tutto il movimento calcistico professionistico. Il
15 gennaio la federazione ha convocato a Roma un tavolo di lavoro con le leghe
sulle riforme dei campionati".
A Riad ha fatto discutere la foto di De Laurentiis seduto
sui gradini dello stadio e non in tribuna autorità al suo fianco. "Sbavature
diplomatiche? No, assolutamente. Era nel royal box, aveva lasciato il suo posto
alla figlia Valentina. Ha preso un posto normale in tribuna: essendo
scaramantico, in quel momento si è seduto sulla gradinata e visto che la
semifinale era andata bene per il Napoli ha preferito sedersi sempre lì.
Nessuno sgarbo".
|