A cura di: Redazione
Fonte: Calcio e Finanza
Il verdetto è arrivato ed è dei peggiori: il Barcellona sarà costretto a rinunciare al centrocampista Gavi per 8-9 mesi. Il giocatore spagnolo ha subito «la rottura completa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e una lesione associata al menisco esterno», si legge in una nota ufficiale del club blaugrana. Gavi dice così addio anzitempo a EURO 2024 e ai Giochi Olimpici di Parigi.
Le nuove regole economiche della Liga spagnola consentono al club danneggiato, in caso di infortuni di lunga durata (quattro mesi o più), di utilizzare l’80% dello stipendio del giocatore infortunato per effettuare un’operazione di mercato. Il Barcellona, dunque, potrebbe utilizzare circa 7 milioni di euro per ingaggiare un sostituto.
Inoltre, mentre in Spagna infiammano le polemiche per i troppi infortuni legati agli impegni con le Nazionali, la FIFA dovrà mettere mano al portafogli. Il “Club Protection Programme” prevede un risarcimento per i club nel caso in cui i giocatori subiscano uno stop temporaneo – superiore comunque a 28 giorni – a seguito di lesioni personali causate da infortuni. Non prevede tuttavia alcun indennizzo per malattia; copertura di invalidità totale permanente o decesso, o qualsiasi costo di cure mediche.
Ma quanto paga la FIFA in caso di infortunio di un calciatore? In base al documento rilasciato ai club e alle federazioni da parte della FIFA, «il programma compensa le squadre di calcio fino a un massimo di 7,5 milioni di euro a calciatore per infortunio. Il massimo di 7,5 milioni è calcolato in base a un “pro rata” giornaliera di indennità fino a 20.548 euro, pagabili per un massimo di 365 giorni. L’indennità giornaliera massima è limitata a 20.548 euro per infortunio. La capacità massima (“limite aggregato”) del FIFA Club Protection Programme è di 80 milioni all’anno».
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