A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Claudio Ranieri è intervenuto a SKY Sport nel postgara di Sampdoria-Napoli.
“Rammarico sul gol del pari: non è Thorsby che mette giù Koulibaly, ma è Keyta sul portiere. Sul secondo gol che era proprio in direzione della mia panchina – lo dico per migliorarmi io come arbitro dei miei giocatori in settimana – se salti di testa e l’avversario si disinteressa della palla e ti sposta con un’ ancata, io fischierei fallo, ma non sono arbitro e devo star zitto.
Molti assenti, c’era bisogno di un organizzatore ma la squadra ha giocato dando del filo da torcere poi ha anche tirato il fiato perché non puoi pressare per 90 minuti e il Napoli ha preso possesso e predominio. Nel secondo tempo ci siamo messi a rombo con Thorsby davanti alla difesa a protezione. È stata una gara bella, combattuta, difficile: conoscevamo il valore del Napoli e di Gattuso: complimenti davvero ha giocato bene ed ho fatto anche i complimenti alla mia squadra. Pazienza, dico solo che vedo i miei che lottano sempre per cercar di vincere.
Abbraccio con Gattuso: gli ho detto tante cose. Cosa? Gli ho fatto i complimenti per la sua squadra, ma glielo dicevo anche quando era al Milan, le squadre di Gattuso non sono solo grinta, che è la prima cosa, ma ha una squadra che gioca bene, che ama la costruzione da dietro. Qualche volta va bene, qualche altra volta non va bene. Gli ho fatto i complimenti.
Come un papà? Vacci piano… come un allenatore che stima un altro allenatore.
Un altro derby contro Ballardini? Vediamo, è stato scritto tanto. Voglio arrivare a 52, il presidente sa dove sono e sono a disposizione, io non ho fretta e sono sereno.
I contatti con gli altri allenatori mi hanno dato fastidio? No. Da quando è nato il calcio – ed oggi di più – ci sono nomi che girano, ma per tutti, i giocatori lo sanno. Siamo professionisti, io ho ancora dentro il bambino che vuol divertirsi senza ansia, se c’è qualcuno che mi vuol far divertire eccomi.
Io e Ferrero due prime donne? Io perderei sempre…”.
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