A cura di: Redazione
Fonte: radiopuntonuovo.it
In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo
Sport, è intervenuto Giuseppe Galli, procuratore e presidente della AssoAgenti: “La situazione Kvaratskhelia è chiara: l’agente non può
parlare con un’altra società senza il permesso della società detentrice del suo
assistito. Se Jugeli ha avuto colloqui e ottenuto accordo per sé e per il
calciatore col PSG senza il permesso del Napoli, allora il Napoli stesso
avrebbe anche i margini per agire nelle sedi adeguate. Chiaramente, De
Laurentiis dovrebbe avere la certezza e le prove di quanto accaduto. Le lamentele di Jugeli? Che il Napoli voglia o non voglia
alzare il salario di Kvaratskhelia, è a discrezione del club. Quello di Jugeli
non è un ricatto, la cosa è semplice: o il Napoli ha dato il permesso loro di
parlare con un altro club o non gliel’ha dato. Kvara ha ancora un contratto di
quattro anni con il Napoli e De Laurentiis ha tutto il diritto di fare quello
che meglio crede. Il procuratore non ha nessun diritto, invece, di parlare con
altre società senza il permesso del club. Quando si firmano contratti così
lunghi, bisogna prendere il bene e il male della situazione… Uno come Jugeli
dovrebbe saperlo: il calciatore deve rispettare quello che ha firmato. Il valore dei contratti e le parole di Giuffredi? Non entro
nel merito nelle parole del mio collega. Personalmente, quando c’è un contratto
va rispettato. Poi se Mario ed il suo ragazzo hanno avuto problematiche, questo
non lo so. Quando giocavo io c’erano i contratti annuali. Caso commissioni Zirkzee? Ci sono tante cose che nel calcio
moderno non quadrano. L’agente ha chiesto 15 milioni di euro, ma qualcuno ha
davvero parlato con il calciatore a riguardo… Perché nessuno chiede a Zirkzee
cose ne pensi di restare in stand-by, mentre il procuratore chiede fino al 40%
di commissioni? Poi la regola parla chiaro: non ci sono limiti alle
commissioni. E se il suo procuratore sta chiedendo queste cifre, significa che
qualcuno è disposto a pagarle. E allora c’ha ragione lui. Poi se le società si
rifiutassero di pagare queste commissioni, allora sarebbe diverso… Ma siccome è
un gioco delle parti che andrebbe risolto a monte, non si può demonizzare e
generalizzare il ruolo del procuratore.
Noi come AssoAgenti chiediamo un tavolo con le società e con
le federazioni da anni, ma nessuno ci accoglie. Però le stesse società sono le
stesse a puntarci il dito contro quando le cose non vanno come vorrebbero…”.
|