TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



VENERDÌ 5 LUGLIO 2024 - ACCADDE OGGI

OGGI AVVENNE - 5 LUGLIO 1984: MARADONA FU PRESENTATO ALLO STADIO SAN PAOLO


Quarant'anni fa la storia del calcio a Napoli cambiò


 
     
0


A cura di: Redazione
Fonte: Corriere dello Sport

Il 5 luglio di quarant’anni fa Diego Armando Maradona fu presentato allo stadio San Paolo. Il Corriere dello Sport, attraverso la firma di Mimmo Carratelli, ripercorre quella giornata storica:

"Dalla mattina, Fuorigrotta divenne un grande bazar attorno al “San Paolo” e, alle quattro del pomeriggio, erano già in molti dentro lo stadio. Mille, duemila e tremila lire il costo dei biglietti per i tre ordini di posti. Sul prato del “San Paolo” comparvero majorettes di Posillipo e Mergellina e suonarono violinisti danzanti. Sugli spalti, bandiere, striscioni, registratori portatili con le prime musiche inneggianti. C’erano donne e bambini, giovani e vecchi, famiglie intere, gente dei rioni popolari e dei quartieri-bene. Furono 253 i giornalisti accreditati, 78 i fotografi e nove le reti televisive per la ripresa dell’avvenimento. 

E scoccò finalmente il tempo dell’emozione massima, le 18.31 del 5 luglio 1984. Un respiro accentuato, un aguzzare di occhi, un ondeggiamento sugli spalti e la liberazione di un “oooh” di meraviglia. Nella ressa dei fotografi, sotto il ronzio delle telecamere, nell’agitarsi di inservienti e poliziotti, Maradona sbucò dal sottopassaggio sotto la Curva A. Il re era arrivato. Tutti videro un piccolo ragazzo di un metro e 68, la testa di riccioli neri, due gambe massicce e una faccia da scugnizzo. Ovazione immediata.

Maradona si presentò in pantaloni chiari di una tuta, una maglietta bianca sponsorizzata dalla Puma, una sciarpa azzurra e, ai piedi, scarpette da ginnastica. Tremò lo stadio per il boato che sprigionò e che si diffuse per tutti i Campi Flegrei e salì sino alla collina di Posillipo. Sugli spalti furono accesi fuochi d’ogni colore. Potenti fumogeni sprigionarono nuvole azzurre. Diego fece un giro di campo, seguito dal codazzo dei fotografi. Salutò. Al centro del campo c’era un tappeto di caucciù, azzurro. Maradona si fermò sul tappeto, gli fu dato un microfono. Dagli altoparlanti uscirono rumori confusi. L’agitazione cessò, ci fu un improvviso silenzio. E arrivarono le parole magiche del pibe che si diffusero nello stadio. «Buonasera, napolitani. Sono molto felice di essere tra di voi»".