A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it
Il lavoro di Gattuso negli ultimi mesi alla guida del Napoli è stato incredibile. Il percorso dei partenopei nel girone di ritorno recita così: 2° posto a pari merito con l'Atalanta, frutto di 10 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. La squadra è attualmente terza, secondo i criteri della classifica avulsa che premia gli azzurri in caso di arrivo a pari punti con Juventus e Milan (a patto che mantenga una differenza reti superiore ai bianconeri).
Eppure la strada, tracciata a inizio stagione con quattro vittorie consecutive, è stata interrotta da una serie di avvenimenti che hanno compromesso una stagione che poteva diventare storica. Tredici punti in meno della capolista Inter sono il frutto delle sconfitte e dei punti persi in una fase cruciale della stagione: infortuni e Covid hanno praticamente impedito agli azzurri di lottare per lo scudetto, ma anche alcune scelte tecnico-tattiche sono costate caro, così come i repentini cambi di modulo visti ad un certo punto e la confusione totale in campo, al di là dei problemi citati poc'anzi.
Ma per fortuna esiste il lavoro, l'unico vero giudice assieme al campo. E oggi, a cinque giornate dalla fine, Il Napoli è considerato favorito per la prossima Champions League secondo i siti di scommesse online, avendo ritrovato la bussola e tracciato una nuova rotta grazie al suo condottiero. La qualificazione al massimo torneo continentale ora diventa una possibilità concreta e "rischia" di trasformare questo finale di stagione in un sceneggiatura nuova che forse neanche De Laurentiis avrebbe mai pensato di scrivere. Ovvero una riconferma per l'anno prossimo di Ringhio Star, così ribattezzato proprio da ADL nel corso della prima conferenza a Napoli.
Questa ipotesi clamorosa prende piede soprattutto dopo gli ultimi risultati; al netto di tutti i nomi che sono usciti fuori e continuano ad alimentare il chiacchiericcio attorno alla panchina partenopea, è stato proprio il percorso di Gattuso a cambiare le carte in tavola. Dopo Verona sembrava ormai finita, ma grazie al recupero degli infortunati, in particolare Mertens e Osimhen, l'ex Milan è riuscito a rispondere a tutte le critiche, anche feroci, che gli sono piovute addosso.
Gattuso non sarà il miglior allenatore del mondo, però ha dimostrato di essere un uomo vero e questo gli va riconosciuto al 100%. Probabilmente anche lui si è evoluto in questo percorso, ha cambiato alcune cose, ha messo la squadra in condizione di giocare con maggiore equilibrio e sprigionare tutte le sue potenzialità offensive. Ora l'obiettivo è cercare di fare bottino pieno nelle prossime cinque e poi si vedrà. A prescindere dal piazzamento finale la qualità di questo Napoli è finalmente emersa: ora sta finalmente conquistando quello che si merita a prescindere da quello che otterrà. Perché come dice il maestro Bielsa: "Le valutazioni non devono essere fatte in base a ciò che si ottiene, ma in base a ciò che si merita. Se valuti solo in fruizione di ciò che si ottiene e quello che si è ottiene non è meritato, si compie un grave errore di valutazione...".
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