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GIOVEDÌ 3 DICEMBRE 2020 - STAMPA

NAPOLI, LA STAZIONE MOSTRA DELLA CUMANA DEDICATA A MARADONA: SABATO L’INTITOLAZIONE UFFICIALE


All’interno le gigantografie dei grandi della storia del Napoli


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: La Repubblica

Maradona è l’unico calciatore ritratto due volte. In primo piano con la maglia numero 10 e poco più in là, con il volto sorridente, le mani aperte, mentre sembra abbracciare chi lo sta guardando. Più avanti, c’è l’amato- odiato Gonzalo Higuain. Ritratto di spalle e forse non è un caso. Trionfa l’azzurro Napoli nei nuovi murales della stazione " Mostra" della Cumana a piazzale Tecchio che da sabato cambierà nome in: " Mostra-Stadio Maradona". La dedica al Pibe de oro batte sul tempo l’annuncio del sindaco de Magistris che ha promesso il nome di Diego per la stazione della metro Linea 6.
Per ora resta una bella intenzione, per vederla c’è da attendere il maggio 2021, quando aprirà. Sabato a piazzale Tecchio ci saranno il governatore De Luca, il presidente del Napoli De Laurentiis, il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio, il presidente della Camera di commercio Fiola e alcuni calciatori del Napoli. Maradona, la storia del Calcio Napoli sono invece in questi 300 metri di banchine al piano meno uno della stazione Eav di Fuorigrotta, sembra di essere allo stadio, in una escalation di ricordi. Da una parte le immagini giganti dei calciatori più noti, dal 1926 fino alla squadra di Gattuso (anche lui raffigurato). Dall’altra, la gioia stampata sul volto dei giocatori quando hanno appena segnato un gol, le immagini d’epoca, quelle in bianco e nero riprodotte con grande effetto.

C’è uno dei primi allenatori del Napoli William Garbutt e uno dei primi calciatori Antonio Vojak e poi tutti i nomi che hanno fatto la storia della squadra fino ai giorni nostri: Bagni, Vinicio, Krol, Careca, Alemao, Carnevale, Sivori, Canè, Cavani, Hamsik ma anche Koulibaly, Insigne. Ci sono gli allenatori più noti, tra cui Bianchi, Bigon, Mazzarri, Sarri, Ancelotti e infine Gattuso e il presidente Aurelio De Laurentis. Una galleria di volti noti, di passaggi storici e gol memorabili che infiammarono il San Paolo e sono rimasti indelebili nei ricordi dei napoletani. I calciatori sono ritratti da due street artist, Fabio Della Ratta e Domenico Olivieri. Un lavoro certosino, cominciato sulle foto d’archivio. Immagini ora ancora coperte dalle transenne, da cui si comincia a intravedere già qualcosa. E chi aspetta il treno, non può fare a meno di sbirciare. C’è chi scatta foto. Impossibile fermarli. « Maradona è perfetto, così da vicino non l’avevo mai visto » dice un ragazzino. Un progetto nato più di un anno fa da un’idea di Salvatore Velotti della Inward, l’osservatorio sulla creatività urbana che si dedica all’arte di strada sul territorio. Il lavoro è cominciato più di un anno fa, dallo studio delle foto dell’archivio Carbone, spulciando tra i materiali della società calcistica. Dallo scorso luglio si lavora nella stazione e in questi giorni siamo agli ultimi ritocchi. All’interno del cantiere, in tuta bianca e mascherina, si lavora senza sosta tra pennelli e vernici, nell’attesa di svelare l’opera per intero. «Non è stato facile – dicono – sentivamo la responsabilità di raffigurare il mito del calcio, con il Napoli non si scherza…». Più di un anno di lavoro, poi la pandemia ha rallentato tutto e allungato i tempi dell’inaugurazione. Il caso ha voluto che il nastro si taglierà sabato a nemmeno due settimane dalla morte di Maradona. « E ora quest’opera diventerà un simbolo » commenta un lavoratore alle prese con i ritocchi all’immagine di Cavani.


Intanto, chi aspetta il treno, sbircia tra le transenne e ritrova immagini note, pronte a emozionare, ora come non mai. « Mi batte il cuore a vedere Maradona così vicino e così vero » quasi si commuove Antonio Delle Cave, mentre cerca di scattare una foto al suo idolo.
Passano in rassegna gli eventi che hanno fatto grande la società, ognuno con un aneddoto, ogni calciatore con la sua piccola o grande storia. Volti e date, compresi i due favolosi anni che condussero allo scudetto targato Diego Maradona. Su ciascuna immagine ci sarà un Qr Code. Un numero da digitare per chi vuole saperne di più. « Mi sono incantato davanti a queste immagini, sembra di sentire la ola dello stadio - dice un uomo mentre racconta il murale al cellulare – devi venire qui a vedere, è un’emozione grande».

Prende nuova vita la storica stazione Eav, costruita nel 1939 su progetto dell’architetto Frediano Frediani, poi ristrutturata da Nicola Pagliara in occasione dei Mondiali del Novanta.
«Sabato saranno qui pure i calciatori? - chiede al bigliettaio un passeggero – porto mio figlio, fate entrare pure noi?».