A cura di: Redazione
Fonte: Gazzetta dello Sport
L'ex attaccante del Napoli, Dries Mertens, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Cosa non ha funzionato a Napoli nell’ultima stagione? «Non lo so, magari si è festeggiato troppo dopo lo scudetto
(ride, ndr ). In quel caso, sarebbe comprensibile: un evento del genere suscita
entusiasmo, però bisogna saperlo gestire. Quando sono andato via, sentivo che
sarebbe potuto accadere qualcosa di importante. Dopo anni di dominio della
Juventus, in Italia non c’era più un’ammazza-campionato. E il Napoli era
forte». C’è rammarico per non aver partecipato a quel trionfo? «Io ho partecipato da... tifoso, ed è stato comunque bello.
È chiaro che mi sarebbe piaciuto esserci, però oggi vedo quello scudetto come
il risultato di un grande percorso pluriennale. E io ne ho fatto parte». Se oggi si guarda indietro, qual è il suo ricordo più bello? «Ne ho tanti, ma la prima cosa che mi viene in mente è la
partita contro la Lazio durante il mio ultimo anno in Serie A. Era un po’ di
tempo che, per via dell’exploit di Osimhen, giustamente non facevo più la prima
punta. Victor era indisponibile, io presi il suo posto e segnai due gol
strepitosi contro Sarri e Reina. È stato un momento speciale». Con Osimhen sempre più vicino all’addio, Kvaratskhelia è la
vera stella degli azzurri. Le piace? «A chi non piace? La gente va allo stadio per vedere quelli
come lui. Si inventa giocate mozzafiato, è spettacolare. Lo scudetto del 2023 è
in gran parte merito suo». Oggi chi vede favorita per lo scudetto? «L’Inter ha qualcosa in più degli altri. Secondo me vincerà
di nuovo». Il Napoli potrebbe provare a colmare il gap acquistando
Lukaku. Sa che è il pupillo di Conte? «Romelu è un grande amico e un ottimo calciatore. Vederlo a
Napoli mi farebbe molto, molto piacere, perché con lui puoi puntare a vincere.
Se mi ha chiesto una mano per prendere casa? No, penso non abbia bisogno di
aiuto...».
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