A cura di: Maria Villani
Fonte: La Nacion
Claudia Nora, Ana Estela, Maria Rosa e Rita Maradona, le sorelle di Diego, hanno espresso la loro posizione nel bel mezzo dell’indagine condotta sulla morte del fratello e hanno ribadito che la priorità è conservare il “rispetto e la privacy” per la memoria del Diez. Tale dichiarazione in una lettera aperta dopo aver appreso dei risultati della Commissione Medica incaricata dai periti della Procura Generale di San Isidro.
“L’operato dell’ equipe medica che ha curato Diego Armando Maradona è stato inadeguato, deficitario e avventato. [Il paziente] è stato abbandonato al suo destino”, è stata una delle conclusioni più dure alle quali è giunta la commissione medica.
Data la conoscenza di tali deduzioni, le sorelle di Diego hanno diramato un comunicato: “Dopo la diffusione del risultato della Commissione Medica, desideriamo esprimere la nostra indignazione nel constatare, ancora una volta, la violazione dell’intimità di nostro fratello. Ci duole dover vedere alcuni attori di questa causa far passerella presso i mezzi di comunicazione come se si trattasse di uno show e non della morte del nostro amato fratello”.
Ugualmente, Claudia, Ana, Rosa e Rita si sono domandate: “Chi sta traendo beneficio da tali fughe di notizie? Su questa linea hanno chiesto che “si rispetti la sua memoria”. “Esiste una Giustizia che indaga e lavora in maniera instancabile per conoscere la verità su quanto accaduto a Diego”.
Le sorelle del Diez hanno firmato il documento, assistite dal loro avvocato, Matías Morla, che ha formato parte dell’entourage di Maradona e che è accusato da Dalma e Giannina di essere uno dei colpevoli della sua disattenzione.
Ancora le sorelle di Diego: “Lasciamo lavorare la Giustizia, ai mezzi di comunicazione chiediamo che non diano spazio a coloro che cercano un tornaconto personale perseguendo solo un ritorno economico”.
“Chiediamo per i responsabili la pena massima, il nostro amato Diego non meritava di morire così. Continueremo nella ricerca della verità e della Giustizia, così come tutto il popolo argentino. Dal cielo il nostro amato Diego ci guida e ci dà forza”,
A conclusione: “Per tutto quello che ci ha dato, per come ci ha amato, noi, insieme al nostro avvocato Matías Morla, non ci fermeremo finché non sapremo che cosa è successo e chi sono stati i responsabili della sua morte. Chiediamo solo rispetto e privacy per la sua memoria. Kitty, Ana, Lili y Cali Maradona”.
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